“Residenze” nell’area Pip: l’opposizione chiede gli atti

di Antonio Taglialatela

MunicipioTEVEROLA. Torna alla ribalta la questione dell’area Pip, ovvero delle “residenze” in una zona che dovrebbe essere caratterizzata esclusivamente da insediamenti produttivi.

Dopo le numerose segnalazioni giunte dai consiglieri di opposizione del centrodestra, Francesco Caputo e Luigi Menale, e la recente denuncia presentata all’amministrazione comunale da parte del comandante dei vigili urbani Sebastiano Picone, ora il Pdl teverolese chiede di poter accedere alle delibere relative alla trasformazione degli appartamenti siti in tale zona da foresterie ad appartamenti privati, così da constatare se effettivamente esistono residenze della zona.

“Finora, però, non ci è mai giunta alcuna risposta. – affermano dal Pdl – Ai nostri consiglieri comunali che avevano posto la questione in sede di Consiglio comunale, è stato risposto che la stessa non rientrava all’ordine del giorno”.

Un silenzio che il Pdl ritiene “sconcertante”, anche se, tuttavia, secondo i berlusconiani “l’amministrazione in carica non è nuova a tali atteggiamenti. Già nel 2003 l’area Pip salì alla ribalta delle cronache quando i proprietari dei terreni presentarono un primo ricorso al Tar contro la procedura di esproprio intrapresa dal Comune, al quale seguì, nel gennaio 2006, un secondo ricorso contro i decreti di esproprio notificati dall’Ente. I proprietari chiedevano al Comune copie di grafici di progetto, di permessi a costruire e destinazioni d’uso di alcuni edifici presenti nell’area Pip e confinanti con i loro stessi terreni. Ma non ottennero nulla, tanto che si videro costretti a ricorrere al Tar per reclamare il diritto di accesso agli atti”.

“Ormai – conclude il Pdl – a Teverola tutto si può fare e avere, soprattutto ora che entriamo nel vivo della campagna elettorale”.

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