TRENTOLA DUCENTA. Il segretario generale della Sulpm/Pubblico Impiego di Caserta, Antonio Parisi, ritorna sulla questione dei Vigili Urbani a Trentola Ducenta e chiarisce che la sua è unazione sindacale e non politica.
In una lettera inviata al sindaco Nicola Pagano, Parisi scrive: Caro Sindaco, rinnovo i complimenti già esternati nella Commissione Trattante Decentrata per lottimo intervento, bilanciando i doveri che devono offrire i dipendenti e i diritti che questi devono ricevere per limpegno e le prestazioni lavorative.
Con rammarico, apprendo, da un articolo apparso su una testata giornalistica, che secondo Lei faccio politica nella sua cittadina. E doveroso precisarle che lorganizzazione sindacale che rappresento è apolitica e apartitica, per Statuto. Se un giorno dovessi decidere di fare politica (non farei il sindacalista), certamente il mio pensiero sarà rivolto al Suo partito, peraltro per avere dei confronti e scambi di esperienze e professionalità in materia di gestione della cosa pubblica.
Con altrettanto rammarico apprendo che Lei da un lato bacchetta il dirigente della Polizia Municipale (esiste nota ufficiale), dallaltro si rimangia quello che scrive ed elogia lo stesso Comandante, a cui va il massimo affetto e stima, bacchettando i Vigili Urbani, quei vigili che a fine anno 2008 hanno ricevuto un elogio dalla Sua Amministrazione Comunale, per il servizio reso per le manifestazioni natalizie. Gli stessi vigili (pochissimi) che cercano tra mille difficoltà operative di dare il meglio di se stessi, spesso boicottati. Lo spirito del primo incontro era proprio questo, ovvero quello di dare un supporto di organizzazione, certamente non quello di sostituire il dirigente, o nel caso peggiore il Sindaco.
Spero che in un prossimo futuro venga intavolato un discorso organizzativo, di spirito di corpo, che alla data odierna per la vicenda promozioni interne è inesistente, di erogazioni di servizi alla cittadinanza, soprattutto in materia di controllo del territorio, di ordine e sicurezza pubblica, giusta quanto sancito dalla modificata Costituzione Italiana e dalla normativa vigente, dove il sindaco è chiamato a risponderne in prima persona innanzi alle autorità preposte.