NAPOLI. Il settore vitivinicolo ha bisogno di un supporto vero e concreto da parte delle istituzioni. Partendo dalle esperienze positive che si sono registrate in altre regioni, sarebbe opportuna una legge per la costituzione di un Istituto della Vite e del Vino della Campania.
Lo ha dichiarato Nicola Caputo, vice presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale della Campania intervenendo agli Stati generali del vino in Campania, tenuti ad Avellino il 6 e il 7 marzo.
LAgenzia – spiega Caputo – potrebbe svolgere attività come: gli studi sui vitigni con particolare riferimento agli autoctoni, la promozione della produzione vitivinicola, favorire l’istruzione professionale viticola ed enologica in tutte le forme attinenti alle attività produttive, tutelare e rappresentare gli interessi generali della produzione del commercio e dellindustria delluva e del vino campano, programmare la partecipazione a fiere e la istituzione di enoteche e di rappresentanze con la partecipazione diretta delle imprese in fine coordinare e stimolare le attività enoturistiche.
Siamo consapevoli – prosegue Caputo – che il mondo della produzione vinicola anche in Campania vive come altri settori il difficile momento congiunturale. Abbiamo in questi mesi, posto in atto tutte le misure necessarie e non più derogabili per costruire percorsi innovativi atti a favorire lo sviluppo del settore vitivinicolo.
In questi mesi anche grazie allAssessorato allAgricoltura e al Consiglio Regionale – continua il Consigliere – si è sviluppato un percorso di dialogo costruttivo e di collaborazione fattiva con il mondo del vino, si sono raggiunti risultati soddisfacenti come: le norme previste dallultima finanziaria, lorganizzazione della partecipazione delle aziende campane allevento Vinitaly, fino alla costituzione della cabina di regia per il coordinamento delle attività di promozione e comunicazione del settore vitivinicolo. Così come concreti sono gli interventi di sostegno finanziario alle piccole e medie imprese della filiera vitivinicola, per ladesione e la partecipazione ai programmi di sviluppo dei Consorzi di tutela.
Liter per la costituzione della cabina di regia – aggiunte lesponente del Pd – è stato già avviato ma questo strumento deve partire immediatamente per assicurare la effettiva partecipazione del mondo delle imprese alle strategie di comunicazione che si intendono porre in essere per il vino campano. Non posso che ritenere che un sempre più forte coinvolgimento delle realtà produttive nella elaborazione delle strategia di comunicazione e promozione sia un elemento di grandissima novità che peraltro è stato salutato anche con grande favore dal mondo produttivo.
Ora conclude Caputo cè bisogno che il consiglio regionale recepisca le richieste e le proposte che verranno da questa due giorni al fine di rendere la legislazione sempre più aderente alle istanze che provengono da un settore produttivo che è riuscito a costruire una ricchezza vera sia in termini economici che sociali. Un settore, quello vitivinicolo che si conferma il fiore allocchiello dellintero sistema campano.