Napoli, Felice Ragosta vince è “Il maître dell’anno 2009”

di Redazione

Felice RagostaNAPOLI. Successo a Napoli per la 17a edizione del concorso “Il maître dell’anno”, che l’Associazione maîtres italiani ristoranti e alberghi annualmente organizza.

Giuseppe Di Napoli, attuale presidente della sezione napoletana dell’Amira e personaggio di spicco per essere stato uno degli artefici della fondazione del sodalizio nato nel 1955 a Milano, quest’anno, anche se le selezioni italiane continuano, pensiamo proprio che non potrà essere superato da altre sezioni per l’organizzazione realizzata della gara che porterà la sezione napoletana alle prefinali nazionali del concorso.

Il vincitore, per la sezione Napoli, è Felice Ragosta. Che è andato in trionfo con l’articolato piatto titolato “Finger food di Spinosini alla Caprese, La Carbonara e Ragù Napoletano” abbinato al vino Donnalaura 2005 Falanghina del Taburno Masseria Frattasi.

da sin. Di Napoli, Ragosta e CiabattiLa giornata di gara si è svolta al ristorante Bertolini’s Hall e solo chi conosce questa struttura che, al centro del Corso Emanuele a Napoli, attraverso una scalata in ascensore ti porta nelle sale e sulle terrazze dove si gode il panorama partenopeo a 360gr, può capire che se elogiamo tanta bellezza che il titolare Mattia D’Angelo ha voluto offrire ai soci Amira non enfatizziamo nulla di irreale.

Il bel cielo azzurro accompagnato da tanto sole ha reso ancora più viva ed entusiasmane la giornata con quei colori che inebriano lo spirito anche di chi era lì per lavorare o gareggiare, addolcendo la delusione che il concorso necessariamente riserva a chi non vince. In questa occasione però, bisogna proprio dirlo essendo giunti i concorrenti ad un punto di distanza l’uno dall’altro, che il premiato l’ha spuntata solo per qualche piccolissima “marcia in più” che porta la giuria a distinguere un bravissimo da un altrettanto bravissimo e da un bravo per decretare il vincitore che andrà a partecipare alle semifinali nazionali del concorso in programma nel mese di giugno a Pesaro che a sua volta porterà i vincitori alla finale nazionale dove emergerà il più bravo e qualificato maître della nazione italiana.

Emanuela Lo Russo e Di NapoliDicevamo che questa è stata la più bella ed organizzata edizione che l’Amira ha proposto ed è stato un vero successo per le location che l’hanno ospitata, per la partecipazione di importanti aziende che l’hanno patrocinata e sponsorizzata e per le gare che hanno visto scendere in campo il clou dei maestri del cravattino d’oro ed i giovani aspiranti a portare questo distintivo sulle proprie giacche.

Già la conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenuta all’hotel San Nicola Park di Marigliano con l’ospitalità del direttore della struttura Enzo Montò che, insieme allo staff dell’albergo, ha accolto i numerosi i giornalisti, era stata encomiabile. Infatti, gli attenti intervenuti, oltre alla presentazione del concorso Amira, hanno potuto degustare le note grappe prodotte dall’azienda “Mazzetti d’Altavilla del Monferrato”, distillatori dal 1846 presentate nelle diversità delle produzioni e tipicità dall’amministratrice aziendale, Claudia Mazzetti, insieme al maestro distillatore Sanzio Evangelisti, coadiuvato dal maestro sommelier Michele Trimarco, giunti per l’occasione su invito del responsabile dei giovani Amirini Dario Duro.

la garaPassando poi alla giornata digara al Bertolini’s Hall, sono scesi in campo otto concorrenti professionisti che hanno gareggiato sul tema “Pasta tipo tagliolini spinosi” preparando, nei regolamentari 15 minuti riservati alla “Lampada”, il loro elaborato per formare un piatto da esposizione più cinque per la giuria, commentando e spiegando la loro opera. Ciascuno dei concorrenti ha avuto a disposizione anche cinque minuti per la presentazione del vino che ha ritenuto opportuno abbinare al proprio piatto descrivendo caratteristiche e motivazioni del connubio piatto – vino.

il piatto vincenteInfine, non in gara per il concorso ma solo per dimostrare la professionalità già raggiunta in giovane età, hanno gareggiato quattro giovani aspiranti Amirini. Al termine delle gare presentate dal bravo, dinamico e coinvolgente Nello Ciabatti, con l’essenziale ausilio di Flavio Amirante che ha coordinato tempi e interventi dei partecipanti, è stato offerto a tutti gli invitati, pubblico, gareggianti ed addetti ai lavori accolti dal cerimoniere della struttura Antonio Villani, un buffet ricco di specialità culinarie preparato dalla brigata di cucina, sotto la guida degli Chefs Mauro Esposito e Cosimo Deliberato, che, accompagnato dal servizio curato dalla brigata di sala magistralmente diretta dal maître Antonio Mazza, è stato l’exploit finale di una giornata di indimenticabili piaceri.

i concorrentiLa giuria, che ha decretato i vincitori è stata composta da esponenti del settore così come previsto dal rinnovato disciplinare dei concorsi Amira, presieduta dal Gran Maestro della ristorazione e Fiduciario della sezione dei maîtres di Capri, Giuseppe Viva, ha visto come giurati l’esperta dei vini Emanuela Russo delle cantine Astroni; Alberto Alovisi, presidente dell’Associazione direttori d’albergo della Campania, Claudio Ciotola, giornalista e Giuseppe De Girolamo, socio onorario Amira, giornalista del quotidiano “Roma”, esperto enogastonomico e responsabile per la Campania de “La Madia travelfood” che risulta essere la più qualificata rivista dell’enogastronomia in Italia ed all’estero e che vanta anche l’istituzione della scuola di specializzazione professionale dell’”Italcuochi”.

Tutti i concorrenti al concorso hanno ricevuto da Di Napoli un diploma di partecipazione alle gare, mentre ai primi classificati della gara flambè, insieme a Ragosta che rappresenterà Napoli nella finalissima nazionale, lo stesso presidente ha consegnato targhe in base alla classificazione.

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