CARINARO. Le dimissioni di Paolo Sepe e Domenico Barbato sono la naturale reazione alle prepotenze e allarroganza nonché alla testardaggine, caratteristiche del dna di Mario Masi.
Questo il pensiero del capogruppo dellopposizione Tommaso Comparone, sicuro che latto estremo dei due assessori di allontanarsi dalla giunta Masi e di passare allopposizione sia dovuta allatteggiamento dispotico del sindaco, che non prende atto della realtà perché fasciato dal suo egocentrismo.
Comparone punta sul Cimitero e sui Pip per spiegare come lattuale sindaco sia sordo alle posizioni degli altri. Per il capogruppo dellopposizione il progetto non è piaciuto alla gente e ben pochi hanno comprato cappelle e loculi in quella struttura circolare. Anche per lui, come per Barbato, larea Pip è una cattedrale nel deserto dove è impossibile posizionare gli artigiani e che dunque rappresenta un fallimento soprattutto in questo momento di crisi economica, durante la quale ci sarebbe bisogno di incentivare i piccolo imprenditori e non di costringerli a spese improponibili.
La colpa, se di colpa si può parlare, è dunque tutta del sindaco. Al contrario i due ex assessori, per Comparone, sono giovani che lavorano bene e che hanno sempre dimostrato di essere impegnati per il territorio. Con Sepe Comparone ha già avuto unesperienza amministrativa e Barbato è una persona seria alla quale mi lega anche la stessa visione dellagire politico e amministrativo.
Dunque, per il capogruppo dellopposizione, che si presenterà alle prossime elezioni amministrative con una sua lista in qualità di sindaco, sarebbe un piacere avere lappoggio politico e attivo dei due ex assessori. A tal proposito Comparone si dice lieto della possibilità di poter lavorare con loro e spera anzi che, dopo cinque anni in cui hanno vissuto una situazione difficile, possano ancora avere la voglia di impegnarsi e di lavorare nellamministrazione e nella politica. Di certo asserisce Comparone nel mio gruppo non ci saranno mai prevaricazioni e non sarà mai mortificato il lavoro delle persone.
E Sepe e Barbato potrebbero non essere i soli due esponenti della maggioranza a lasciare Masi. Comparone ne è certo e conclude il suo intervento affermando: Ci sono altre persone che attendono solo loccasione per allontanarsi da Masi. Io spero che trovino presto il coraggio per farlo.
dal Corriere di Caserta (lu.co.)