Tibet, Dalai Lama contro la Cina: “Sofferenza e centinaia di morti”

di Angela Oliva

Dalai LamaDHARAMSHALA (India). In occasione del 50esimo anniversario della prima rivolta tibetana contro il regime cinese, il Dalai Lama ha diffuso un video messaggio, attraverso la sua pagina web, in cui chiede “un’autonomia significativa” per il suo paese natale.

Dal luogo scelto per il suo esilio in India, a Dharamshala, il leader spirituale del buddismo tibetano ripercorre le tappe della storia del suo paese ricordando che a causa del regime cinese “il Tibet è diventato un inferno in terra e centinaia di migliaia di tibetani sono stati uccisi”.

“Questi ultimi 50 anni sono stati anni di sofferenza e distruzione per il territorio e il popolo del Tibet. – ha affermato il Dalai Lama – La loro religione, cultura, linguaggio, identità sono prossimi a scomparire. I tibetani sono considerati criminali, meritevoli solo della morte. La nostra causa vincerà. Noi tibetani – ha continuato – siamo alla ricerca di un’autonomia legittima e significativa che ci permetta di vivere nell’ambito della repubblica popolare di Cina. Non nutro alcun dubbio, – ha concluso – la giustizia prevarrà a proposito della causa tibetana”.

Immediata è arrivata la risposta da Pechino che ha accusato il Dalai Lama di stare mentendo: “Il Dalai Lama non distingue il vero dal falso e diffonde voci fasulle. – ha assicurato il portavoce del ministero degli affari esteri – Le riforme democratiche nel Tibet sono le più importanti e profonde della sua storia”. Il governo cinese, inoltre, ha invitato il Congresso americano a bocciare la proposta del deputato democratico Rush Holt che ha chiesto “il riconoscimento della disperazione del popolo tibetano”, e ha invitato allo “sforzo multilaterale per trovare una soluzione duratura e pacifica alla questione Tibet”. Richiesta che secondo Zhaoxu “va contro la storia e la realtà del Tibet”.

Intanto, in occasione del 50esimo anniversario della ribellione tibetana in tutto il mondo sono state organizzate delle manifestazioni di solidarietà.

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Redazione
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