Agguato di camorra nel casertano: uccisi i nipoti di Cutolo e Bardellino

di Antonio Taglialatela

la Bmw recuperata dal canaleCASERTA. La camorra torna ad uccidere nel casertano. Due uomini, a bordo di una Bmw, sono morti in un agguato sul territorio di Cancello Arnone, al confine con Villa Literno, in località Santa Maria a Cubito.

Le vittime sono Clemente Prisco, 45 anni, nato ad Ottaviano ma residente nella zona di Cancello Arnone, già noto alle forze dell’ordine e imparentato con Raffaele Cutolo, fondatore e capo della Nuova Camorra Organizzata; e Antonio Salzillo, 50 anni, nipote dello storico boss dei Casalesi Antonio Bardellino, ucciso in Brasile nel 1988, ma il suo corpo non fu mai trovato. Il fratello di Antonio Salzillo,Paride, era stato ucciso alla fine degli anni Ottanta dalle nuove leve del clan dei Casalesi che avevano precedentemente eliminato lo zio.Salzillo viveva da tempo a Gallarate, in provincia di Varese, ma spesso faceva ritorno in Campania, quasi sempre lontano dall’agro aversano, per vecchi contrasti con gli esponenti con i Casalesi.

 Secondo le prime ricostruzioni operate dai carabinieri, i due sarebbero stati affiancati da un’altra vettura dalla quale i sicari hanno esploso colpi di grosso calibro. Salzillo, checonduceva la Bmw, ha perso il controllo della vettura, finita in un canale adiacente alla strada. Prisco, che sedeva sul lato passeggero, si è buttato dall’auto ed è rimasto sulla carreggiata, dove è morto a causa delle gravissime ferite riportate.

Sul posto, oltre ai carabinieri, sono intervenuti polizia e il pm di turno, assieme ai vigili del fuoco, i quali, dopo aver tagliato il tetto dell’auto per estrarre il cadavere del conducente, hanno recuperato la vettura dal canale con un’autogru.

Non è escluso chei duepossano essere stati uccisi per vendetta o per aver tentato di riorganizzare un clan ed operare in un territorio controllato dai Casalesi.

Lungo la stessa strada, qualche chilometro prima, in direzione Giugliano, sul territorio di Casapesenna, lo scorso 26 settembre morirono due poliziotti e un altro rimase ferito. La loro autopattuglia si ribaltò e precipitò da un cavalcavia mentre inseguivano una vettura che non si era fermata per un controllo.

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