BERGAMO. Non aveva accettato la fine della loro relazione e così ha ucciso lex fidanzata, Patrizia Maccarini, ritrovata morta venerdì sera nella sua abitazione di Calvisano, nella bassa bresciana.
Giuseppe Candido, 40 anni, operaio allIveco di Brescia, è stato fermato a Lallio, nel bergamasco, a circa dieci chilometri dal capoluogo. Laltra sera si era recato nellappartamento di Patrizia, al primo piano di un caseggiato in via Fratelli Cervi, colpendola a morte con un coltello da cucina, allaltezza del cuore. Lei era in camera da letto, indossava una tuta e una felpa. Ha cercato disperatamente di difendersi ma non ce lha fatta. Poi, uscito dallappartamento (una vicina di casa aveva detto di aver notato un uomo che andava via di corsa), telefonava a sua sorella, dicendole di aver ucciso Patrizia e di volersi suicidare.
I carabinieri si mettevano messi subito sulle tracce delluomo, proprio in virtù delle voci che lo descrivevano depresso dopo la fine della storia con la Maccarini, ma non lo trovavano né in casa né al lavoro e questo faceva aumentare i sospetti, o forse dava la certezza di chi fosse lautore dellomicidio. Fino a quando lo rintracciavano vicino ad una cabina telefonica da dove aveva appena chiamato un conoscente per chiedere ospitalità.
Patrizia, 43 anni, operaia in unazienda specializzata nella produzione di motorini elettrici, già reduce da una separazione coniugale prima di fidanzarsi con Candido, di recente aveva confidato ad un amico di essere stata costretta a cambiare il numero di telefono. Nel fine settimana, spesso, proprio perchè temeva per la propria incolumità, andava a dormire a casa dei genitori. Alcuni suoi amici dicono che Candido la pedinava, la telefonava in continuazione e la minacciava dicendo che se fosse andata a denunciarlo si sarebbe vendicato su di lei e sui suoi genitori.
Il quarantenne era anche attivo nel mondo politico e sindacale, nei mesi scorsi aveva fondato il gruppo leghista allIveco.
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