ROMA. È giusto titolare donna stuprata da romeno, ma bisogna fare lo stesso quando a commettere la violenza è un italiano.
Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo alla manifestazione per l8 Marzo al teatro Brancaccio di Roma.
La violenza sulle donne – ha spiegato – è da un lato una piaga sociale e dallaltro una vera e propria emergenza civile ma non ci può essere una connotazione etnica dietro lo stupro.
Secondo Fini, la violenza sulle donne non deve essere combattuta solo con nuove leggi e con la repressione, che pure sono utili, ma occorre avere più attenzione per la violenza quotidiana e silenziosa, ossia quella che avviene tra le mura domestiche e che provoca ferite ma anche un grande senso di ingiustizia.
Dunque, mobilitare le coscienze, senza distinzioni politiche ed etniche, e intraprendere unazione culturale, in particolare contro i messaggi distorti, quelli che comunicano uno scarso rispetto nei confronti della donna e del suo corpo.
Mobilitazione che, sottolinea Fini, deve riguardare innanzitutto chi ha la responsabilità di educare i giovani.