ROMA. Dopo essere stati incastrati dai cellulari della vittime e dallesame del Dna, Ionut Jean Alexandru, 18 anni, e Oltean Gravrila, 27 anni, i due romeni arrestati per lo stupro della Caffarella, saranno ascoltati domani dal Gip che molto probabilmente convaliderà larresto.
Il 27enne Gravrila, che tra i romeni si faceva chiamare Gabriele, era latitante da circa un anno. Luomo fu arrestato per ricettazione e successivamente scarcerato con lobbligo di firma che però non ha mai rispettato.
Intanto, il questore di Roma Giuseppe Caruso, in un’intervista a ‘Repubblica’, spiega che ci potrebbe essere un legame tra i due e Alexandru Loyos e Karol Racz, gli altri due romeni arrestati in precedenza poichè sospettati di essere gli autori dello stupro e tuttora in carcere per altri motivi. “Non abbiamo alcun accanimento se non quello di cercare la verità. – afferma il suestore – Stiamo cercando di capire se c’e’ un legame tra i due romeni arrestati per lo stupro della Caffarella e i due che avevamo preso in precedenza. Per adesso si tratta soltanto di ipotesi investigative”.
Con larresto dei due effettivi responsabili dello stupro di San Valentino, molto presto si apriranno le porte del carcere per Racz che si è sempre dichiarato innocente e che lesame del Dna ha scagionato anche riguardo allo stupro di Primavalle, altro episodio di cui era sospettato dopo l’arresto per quello della Caffarella.
Diversa la posizione di Loyos, raggiunto nei giorni scorsi da un altro ordine di custodia cautelare per il reato di calunnia in relazione alla confessione, fatta e poi ritrattata, durante linterrogatorio sullepisodio della Caffarella. E’ accusato di calunnia nei confronti della polizia rumena poiché disse di aver subito violenze e pressioni psicologiche mirate a fargli confessare di essere lautore dello stupro.