penale della Cassazione ha condannato in via definitiva la teleimbonitrice Vanna Marchi e la figlia Stefania Nobile a nove anni e mezzo di reclusione.
Per entrambe, dunque, si riaprono le porte del carcere in quanto è stata confermata
la sentenza con cui la Corte d’appello di Milano, il 27 marzo scorso, le aveva
condannate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, assieme al
convivente della Nobile, Francesco
Campana, e al mago Mario Pacheco
Do Nascimiento, attualmente latitante in Brasile. I giudici hanno
confermato anche tutti i risarcimenti a favore delle vittime delle truffe,
complessivamente 111. Per la Marchi e suo figlia, infatti, erano stati
stabiliti risarcimenti complessivi per oltre 2 milioni e 300 mila euro, poiché
colpevoli di aver truffato decine di clienti tramite televendite, vendendo
amuleti e oggetti dotati, a loro dire, di proprietà miracolose. In primo grado
erano state condannate a oltre 12 anni in due processi distinti, pene che si
erano ridotte in secondo grado in quanto era giunta la prescrizione relativa ad
una serie di truffe.