SANTARPINO. Il Partito Democratico ci invita a moderare un confronto dibattito sul tema Rifiuti: finalmente la verità sull’emergenza a Sant’Arpino.
Approfittiamo delloccasione, nonostante sia passato del tempo e nel frattempo speriamo siano stati adeguatamente trattati i casi esposti, per esprimere ulteriori osservazioni e precisazioni al comunicato dellassessore Spanò in risposta alla segnalazione fatta dal nostro comitato sulle situazioni di degrado ambientale particolarmente gravi sul nostro territorio.
Così, in una nota, il comitato Contramunnezza.
Ci sembra doveroso fugare ogni illazione e sgombrare il campo da ogni atteggiamento pregiudiziale. La stranezza paventata nella nostra segnalazione non ci sembra fondata, abbiamo solo rilevato una situazione e labbiamo esposta allattuale interlocutore amministrativo, così come abbiamo fatto (con altre questioni) con il precedente ora all’opposizione e, che, rammentiamo, aveva mosso la stessa obiezione. Quindi tutti scontenti tutti contenti!
Laffermazione, secondo la quale non avremmo denunciato le situazioni di pericolo ambientale prima dellinsediamento dellattuale amministrazione, non ha dunque motivo di essere. Tra laltro il nostro comitato ha appena compiuto un anno di vita, iniziando le sue attività durante lultima campagna elettorale e non avrebbe potuto agire precedentemente.
Anche laffermazione sulla nostra presunta preferenza del web per comunicare con lamministrazione, non è motivata. Internet è solo uno dei mezzi che utilizziamo per diffondere e promuovere le nostre iniziative. La segnalazione alla quale lassessore Spanò si riferisce è stata regolarmente protocollata presso i competenti uffici in ossequio ai criteri dovuti nei rapporti con enti e istituzioni, ed essa è stata la naturale evoluzione dellattività documentata dai video e dalle foto pubblicati sui vari siti internet per ovvie ragioni di praticità e accessibilità.
Piuttosto è stato l’Assessore a diffondere il nostro comunicato a mezzo stampa e web e nel contempo a rispondere, tralasciando altre forme. Tra l’altro, onorati di ricambiare la sua amicizia, abbiamo anche anticipato linvito ad assistere al suo quotidiano lavoro, chiedendogli più volte un incontro anche per esortarlo ad aggiornare pubblicamente la cittadinanza, aldilà dei manifesti.
Noi sappiamo bene quali difficoltà si incontrano tutti i giorni nell’esercizio del mandato e diamo atto all’Assessore di aver svolto anche il lavoro “sporco”. Ma non è a noi che egli deve dar conto del suo lavoro ma a tutta la cittadinanza, che (lui stesso lo chiede) è chiamata a fornire ogni suggerimento o segnalazione necessaria per migliorare l’ambiente e la qualità della vita.
E’ quello che facciamo, ribadendo che, come manifestato al nostro esordio, saranno sempre queste le nostre finalità, sensibilizzare e informare l’opinione pubblica. In ogni caso apprendiamo con interesse la comunicazione delle iniziative intraprese per la bonifica dei siti segnalati. Già aver saputo questo è un risultato. Ci preoccupano però i tempi lunghi per vedere in azione gli enti. E’ evidente allora che tutto questo non basta.
E chiediamo non solo all’Assessore, ma a tutta l’amministrazione, uno sforzo maggiore, per usare una metafora calcistica, intensificando il pressing. Bene richiamare gli enti preposti, ma è proprio impossibile fare altro? Saremo condannati per sempre ad un rimpallo continuo di competenze e nel frattempo ad un degrado sempre peggiore?
Il programma predisposto dall’attuale coalizione di maggioranza sembrava dare spazio ad altri scenari, soprattutto per quanto riguarda linformazione e la sensibilizzazione. Lultima iniziativa riguardante il reclutamento della guardie ambientali volontarie conforterà senzaltro le nostre iniziative nel comprovare quello che abbiamo documentato. Ma dopo le segnalazioni dei volontari cosa accadrà? Ben venga, infine, un dibattito tra maggioranza ed opposizione, tra l’altro abbiamo più volte chiesto, anche se non ufficialmente, un consiglio comunale aperto sul tema e l’utilizzo del question time.
Chiediamo però che almeno sul tema rifiuti si abbandonino contrapposizioni strumentali e si riesca a parlare una sola voce. Ci riserviamo quindi di accettare il ruolo di moderatore di un eventuale confronto, subordinandolo a regole precise e condivise.