SANTARPINO. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad uniniziativa puramente strumentale che prescinde dalleffettiva conoscenza della realtà.
È questo il commetto del sindaco di SantArpino Eugenio Di Santo sulle ultime dichiarazioni sulla situazione dellUnione dei Comuni denominata Atella dei responsabili del Partito Democratico di alcuni centri che compongono la succitata realtà istituzionale.
Gli esponenti del Pd che hanno sollecitato una ripresa delliniziativa politico-istituzionale dellUnione – specifica Di Santo – evidentemente sono alloscuro di tutto quanto fatto in questi mesi. E tale ignoranza dei fatti è aggravata dalla circostanza che quanti hanno redatto il documento in questione evidentemente non si sono confrontati né con il sindaco di Gricignano, Andrea Lettieri, che fa parte del loro stesso partito, né con altri sindaci che comunque si richiamano alla coalizione di centro sinistra e che sono a capo di amministrazioni civiche che sono parti organiche dellUnione dei Comuni.
È bene che si sappia, comunque, che sin dallinsediamento dellesecutivo guidato dal sottoscritto abbiamo provveduto ad adempiere a ognuno dei nostri doveri istituzionali nominando sia gli assessori che i consiglieri che rappresentano lamministrazione di SantArpino nellUnione. Ci siamo a più riprese, poi, confrontati con la Commissione prefettizia che guida il comune di Orta di Atella e che regge pro-tempore anche lUnione, concordando sulla necessità di un rilancio serio e concreto dellazione politica dellente sovra-comunale.
Abbiamo ritenuto necessario rimandare a breve lapprovazione dello strumento finanziario e non più tardi dello scorso 13 marzo abbiamo avuto un proficuo faccia a faccia per stabilire una linea politica comune che porti ad una rinnovata efficacia dellazione sinergica dei nostri centri e dellintera Unione. È ovvio che le maggiori indicazioni programmatiche non potevano non pervenire che da quelle amministrazioni che sono suffragate da una maggioranza politica, con il pieno appoggio dei commissari alla guida del Comune di Orta.
Un incontro proficuo dal quale è emersa la determinazione di quanti, come lesecutivo da me guidato, credono fortemente nellUnione e che hanno la volontà di investire in essa in quanto la ritengono uno strumento indispensabile per la crescita del nostro territorio, un vero e proprio volano per il nostro futuro.
Agli amici del Pd – conclude Di Santo – chiedo di smetterla con le speculazioni politiche fini a se stesse a dare una mano per mettere in campo iniziative ed idee concrete capaci di risolvere le tantissime questioni aperte sul nostro territorio.