AVERSA. Frigoriferi, televisori, materassi, salotti e quanto resta di vecchie cucine sgangherate. Questi sono i cosiddetti “rifiuti ingombranti” che si possono trovare ogni giorno nelle strada di Aversa.
Un paesaggio da mercato delle pulci, la cui area di vendita è lintera città, che non si riesce a cancellare malgrado le tante denunce lanciate dai media. Questo perché per molto tempo il servizio prelievo per gli ingombranti era stato sospeso.
Oggi, come dichiarato dallassessore Luciano Luciano, quel servizio funziona, è gratuito e raccoglie su appuntamento. Per averlo basta una telefonata. Per questo sul sito web del comune di Aversa lassessore ha fatto inserire il numero telefonico 0823.848076 da digitare per chiedere lintervento degli addetti al prelievo.
Se le cose stanno così, allora– domanda Gerardo M. – perché gli ingombranti continuano a fare bella mostra di se nelle strade di Aversa?. La risposta è semplice: perché il servizio non effettua il ritiro in tempi brevi. Obbligando lutenza a depositare gli ingombranti in strada, dove restano anche per settimane prima che siano ritirati.
Un dato che abbiamo verificata personalmente chiamando il numero indicato dal sito web del comune. Quando abbiamo fatto la telefonata era il 30 marzo. Ho una vecchia cucina da smaltire, quando e dove posso depositarla per ottenere il servizio? abbiamo chiesto alloperatore. La riposta? Mettetela sul marciapiede davanti casa. Provvederemo al ritiro dopo le ore 20 del 5 maggio. Più di un mese di attesa e non cè possibilità alternativa. Perché, per provarle tutte, facendo presente alloperatore che non avevamo la possibilità di tenere in casa la vecchia cucina, per non lasciarla sul marciapiede così tanto tempo, abbiamo chiesto dove avremmo potuto smaltirla portandola noi personalmente, così come si fa per carta, vetro, plastica e lattine. Un sito alternativo non cè. Per gli ingombranti non ci sono isole ecologiche, neppure quella di Gricignano (pubblicizzata nella giornata di raccolta differenziata promossa dellamministrazione municipale ndr) accoglie gli ingombranti. Se non vi va di aspettare chiamate un privato che la smaltisca per voi. Ovviamente il privato non lavora gratis, ma euro da spendere a parte, ci piacerebbe sapere dove il privato smaltirebbe la nostra (ipotetica) cucina. Probabilmente, dopo aver recuperato quanto riutilizzabile, i pezzi avanzati finirebbero in strada o sui marciapiedi della città aspettando larrivo degli operatori del consorzio unico.
Possibile che si parli di differenziata, sottolineando con enfasi i dati conseguiti da una differenziata che in molte strade dove – sulla carta – verrebbe effettuata in realtà è un bluff, visto che nei bidoncini dedicati si mette di tutto, e non si possa fare alcunché per risolvere il problema degli ingombranti che messi per strada di certo non abbelliscono la città?