AVERSA. Sullattività di ristrutturazione e adeguamento delle strutture sanitarie dellospedale Moscati di Aversa, le verifiche effettuate dalla commissione regionale presieduta dal consigliere Giuseppe Sagliocco hanno rilevato il sostanziale mancato conseguimento degli obiettivi prestabiliti.
Ciò è accaduto in maniera significativa per le strutture deputate alla degenza di Medicina e Chirurgia, per quelle della Gastroenterologia e per quelle destinate allattività materno-infantile. Attività di ristrutturazione e adeguamento per la quale laccordo 2001 aveva assegnato fondi a carico dello Stato per complessivi 4.904.340 euro. Risorse immediatamente spendibili. Analogamente per lex Inam erano stati stanziati 600mila euro per la sua ristrutturazione e per ladeguamento funzionale.
Questi fondi – spiega Sagliocco – sono stati revocati nel 2005 per evidente inerzia del management dellAsl Ce2. Attualmente, riferisce lesponente del Pdl, lospedale Moscati si ritrova con sale operatorie chiuse, con una centrale termica fuori norma e con reparti di Medicina e Chirurgia e di Gastroenterologia da terzo mondo. Tra le conseguenze dellinefficacia gestionale dellAsl Caserta 2 – continua Sagliocco – cè anche una significativa emigrazione sanitaria verso altre strutture (Pinetagrande, Clinica San Michele di Maddaloni, Policlinico) per lemodinamica interventistica, attività che, sia alla luce del Piano ospedaliero 2006 che del recente Piano di riordino della sanità e della rete ospedaliera e dellemergenza, il Moscati avrebbe dovuto eseguire regolarmente assorbendo la domanda territoriale. Tra le criticità rilevate, – aggiunge ancora Sagliocco – anche la mancata attivazione di 10 posti letto di Neurochirurgia assegnati al Moscati dalla programmazione regionale, ma mai attivati.
Lultima Finanziaria regionale ora prevede per la ristrutturazione del Moscati di Aversa uno stanziamento iniziale di 3 milioni di euro a titolo di contributo straordinario. Tale somma è immediatamente utilizzabile. Anche se queste risorse non appaiono sufficienti a coprire linsieme delle necessità di ristrutturazione e adeguamento del presidio ospedaliero aversano, si tratta comunque di somme significative che costituiscono un importante punto di partenza per la riqualificazione di un nosocomio che serve un bacino di utenza di oltre 300mila abitanti. Somme che – conclude Sagliocco – dovranno trovare allertati e operativi tutti i livelli istituzionali a vario titolo chiamati allattuazione delle relative progettualità da realizzare.
La Commissione, intanto, ha già avviato unimportante attività di vigilanza sullutilizzo di questi fondi per scongiurare lennesima occasione mancata.