AVERSA. Lintervento operato dal sindaco Ciaramella su Mario Vasco, commissario dellAsl unica di Caserta, per sollecitare la riapertura della radiologia del poliambulatorio, chiusa da ormai due mesi, rappresenta solo chiacchiere.
Esordisce così Gennaro Morra, ex assessore alla viabilità della prima giunta Ciaramella, che da qualche tempo denuncia apertamente le anomalie della giunta in carica.
Leggere – continua Morra – sulla stampa quotidiana che Ciaramella ha avuto bisogno, come dichiarato, del suggerimento di un consigliere per intervenire su un argomento così importante quale la chiusura dellunico servizio pubblico di radiologia disponibile per i circa 60 mila cittadini aversani, avvenuta nei primissimi giorni di febbraio, è strabiliante.
Possibile – domanda lex assessore – che in oltre due mesi il sindaco che la legge indica come la massima autorità locale posta a tutela della salute pubblica non si sia accorto né abbia mai avuto notizia del fuori servizio, malgrado il suo ufficio effettui una quotidiana rassegna stampa?.
E poi – incalza – è mai possibile che si accontenti di una promessa di riapertura in tempi brevi considerando che il medesimo impegno era stato assunto il 12 febbraio dallex manager Costantini che, in un comunicato stampa, aveva spiegato il perché della chiusura, fissando anche i tempi di riapertura in 15 giorni lavorativi?.
Sembra strano – osserva Morra – che a Ciaramella queste notizie siano sfuggite e che un consigliere se ne sia accorto solo dopo due mesi visto che, stando alla dichiarazioni riportate della stampa, sarebbe intervenuto appena informato del disservizio.
Se le cose stanno così, allora – aggiunge lex assessore – è bene che il Sindaco sappia che lo stop della radiologia non solo sta creando disagio alla popolazione aversana, costretta a rivolgersi esclusivamente a privati per effettuare gli esami di cui ha bisogno, cosa che porta anche la crescita dei costi a unazienda già in deficit, ma ha di fatto bloccato lattività di prevenzione del cancro alla seno.
La chiusura della radiologia, infatti, impedisce – ricorda Morra – anche la mammografia che è fondamentale per la diagnosi di tumore il cui screening era in atto gratuitamente per le donne di età dai 45 anni in poi che da due mesi non hanno alternativa al pubblico, salvo che dirigersi in centri pubblici lontani da Aversa.
Se il Sindaco – incalza lex assessore – avesse almeno letto quanto scritto dai media sullargomento saprebbe che al Moscati cè un mammografo nuovo di zecca che aspetta solo di essere messo in funzione proprio nel poliambulatorio e che, in attesa della riapertura della radiologia, sempre al Moscati sono stati trasferiti gli specialisti in servizio al poliambulatorio, ma nellospedale sono sottoutilizzati o non utilizzati perché lì non cè attività ambulatoriale.
E allora – conclude – facendo uno più uno, aspettando i tempi brevi assicurati dal commissario Vasco su suggerimento del Sindaco si potrebbe far ripartire almeno lo screening della mammella per la prevenzione del tumore. Questo si che sarebbe un fatto. Altro che chiacchiere.