NAPOLI. Un confronto aperto per constatare se esista ancora una maggioranza in Consiglio regionale altrimenti si dia la parola agli elettori.
Questo lultimatum dei consiglieri dellarea moderata del Pd Nicola Caputo e Pietro Mastranzo in seguito alla sostituzione dellex assessore alla Sanità Angelo Montemarano.
Siamo davanti a un problema di natura politica – ha detto il consigliere Caputo – larea moderata del partito è da tempo mortificata e lultimo rimpasto della Giunta rappresenta un atto fondamentale e definitivo in questa direzione. Lallontanamento di Montemarano viene considerato come un fatto grave soprattutto in seguito al lavoro di risanamento del comparto Sanità svolto negli ultimi tre anni. Nel 2006 – aggiunge Caputo – il deficit era pari a 8miliardi di euro, oggi si parla di 50-100milioni. Siamo davanti a un atto che penalizza unarea allinterno del partito e un uomo che ha fatto bene. Un uomo che è stato allontanato non appena si è avuta la sicurezza che la Sanità non sarebbe stata commissariata.
Ma dietro alla sostituzione dellormai ex assessore, i consiglieri non escludono possa esserci una sorta di vendetta elettorale. Potremmo essere dinanzi – ha aggiunto il consigliere Mastranzo – a una reazione dovuta al rifiuto giunto da Roma a una candidatura del presidente Antonio Bassolino alle elezioni europee. Se così fosse, ha sottolineato, sarebbe una reazione pericolosa perchè la democrazia ha delle regole. Ciò che contestano i consiglieri del Pd è il metodo con cui il governatore ha deciso di sostituire Montemarano. Il presidente ha delle prerogative che non si discutono – ha concluso Caputo – ma avrebbe dovuto avere almeno la sensibilita di informare i vertici istituzionali del partito.