‘Ndrangheta in Lombardia: un arresto nel casertano

di Redazione

Carmine MarinoCASERTA. E’ di Frignano il casertano arrestato nell’ambito della maxioperazione dei carabinieri contro alcune famiglie della ‘Ndrangheta operanti in Lombardia.

Carmine Marino, 66 anni, è uno dei destinatari delle 39 ordinanze di custodia cautelare eseguite nelle province di Varese, Crotone, Milano, Novara, Lodi, Forlì-Cesena, Roma, Potenza, Aosta e, appunto, Caserta.

I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2000 e il 2004. Secondo i magistrati, nel periodo in cui si trovava a Varese, Marino avrebbe fornito armi al clan “Marincola-Farao” di Cirò Marina, in provincia di Crotone.

L’indagine è scattata nel 2005 dopo due omicidi (poco dopo ne sarebbe stato compiuto un terzo) e a seguito dalle denunce di alcuni amministratori locali. Il pm Mario Venditti della Dda di Milano ha riunito una serie di inchieste condotte dalla Procura di Busto Arsizio e Varese, ricostruendo circa dieci anni di estorsioni, usura, intimidazioni, attentati, incendi, rapine avvenuti, secondo gli inquirenti, sotto diretto impulso del capo del “locale” di Legnano e Lonate Pozzolo, il 47enne ristoratore Vincenzo Rispoli, nato a Cirò Marina ma da tempo residente a Legnano.

All’organizzazione piramidale e familistica, tipica del modello ‘ndranghetistico più arcaico e composta principalmente da ciromarinesi residenti da anni o nati nel varesotto o nel milanese, si affiancava un’altra composta da incensurati o malavitosi comuni (di origine calabrese, nonché campana, lucana e lombarda) chiamati a svolgere le attività criminose programmate dal presunto responsabile del “locale”.

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