NAPOLI. Subito dopo le festività
Non può essere solo lassessore Montemarano a pagare le responsabilità di un fallimento politico che è invece dellintera giunta. La decisione di sostituire lassessore Montemarano è tardiva ed ha il chiaro sapore di essere un tentativo auto-assolutorio di Bassolino.
Questo il commento
Le prime parole del nuovo assessore Santangelo – ha incalzato il capogruppo di An Enzo Rivellini – dimostrano che anni ed anni di battaglie del centrodestra sulla sanità sono state più che giuste. Da tempo denunciamo un sistema di potere e di gestione che usa la sanità a scopi clientelari e lottizzatori. Lottica della nostra battaglia di questi anni è sempre stata quella di dimostrare come lo sfascio della sanità fosse linevitabile conseguenza di una gestione improntata al tornaconto politico e non allinteresse generale. Con il siluramento di Montemarano
Va contestata infatti – ha aggiunto il capogruppo di Forza
E paradossale – è il commento del segretario regionale del Nuovo Psi Gennaro Salvatore – che Bassolino immagini di poterla dare a bere a qualcuno trasmettendo il messaggio che la colpa del disastro sanità, secondo solo a quello dellemergenza rifiuti, sia ascrivibile esclusivamente a Montemarano e soprattutto ai partiti alleati che lavrebbero costretto a subire chissà quali ricatti, presenta dosi ora con una squadra di prestigio. Se a Roma che vè una guerra tra bande senza esclusione di colpi tra ex Dc ed ex Pci, in Campania la faida è a tre con laggiunta dei bassoliniani. LOpposizione ha dunque il dovere di spiegare queste dinamiche, di svelare la truffa politico-elettorale in corso spiegando dunque che quando un pesce è maleodorante, lo è dalla testa.
Il professor Santangelo lancia lSos allopposizione?- si è chiesto il presidente della Commissione Trasparenza Giuseppe Sagliocco (Fi) Vedremo se intenderà muoversi realmente in una logica di confronto, su un quadro dinsieme e sulle cose reali , se cioè davvero intende operare per tagliare una buona volta e per tutte le tante lobby che si nutrono di sanità mortificando il diritto alla salute dei cittadini. La verità è che anche questo avvicendamento sembra più volto a conseguire la sopravvivenza di un sistema a sé stesso che altro. Noi attendiamo segnali concreti e torniamo a lanciare la sfida cominciando a proporre una modifica radicale della legge
Il quadro in cui si è consumato questo clamoroso avvicendamento – ha aggiunto il consigliere azzurro Pasquale Marrazzo – è chiaro: un percorso di oltre 10 anni di gestione della sanità sfruttata fino al midollo per costruire consenso sprecando risorse impressionanti con un cinismo degno di certi imperatori romani e relativi pretoriani. Tuttavia è difficile immaginare, come Bassolino vuol far credere, che portare dei medici autorevoli al capezzale di una sanità resa da sempre moribonda, come è già accaduto per il passato con lassessore Rosalba Tufano, con lo stesso Montemarano ed ora con il professor Santangelo, possa risolvere il problema. Così come è chiaro che laver chiamato un magistrato ai Lavori Pubblici può persino apparire un maldestro tentativo di mettere una pezza a colori sui propri misfatti. La verità è che siamo di fronte ad una operazione esclusivamente politica di cui comunque si dovrà dar conto.
Bassolino, ed è evidente, – ha detto poi il consigliere di An Mario Ascierto della Ratta – sta semplicemente mettendo a punto la sua macchina elettorale operando un clamoroso passaggio da un duopolio ad un monopolio. Il tutto avendo ben compreso il rischio di una imminente sconfitta politica. E basterebbe leggere i nomi dei dirigenti messi nei posti chiave per comprenderlo chiaramente. In questi termini un confronto mi pare improbabile.
Personalmente ha infine concluso Pietro Diodato (An) cè una duplice lettura alla sostituzione dellassessore alla Sanità: la prima è che probabilmente si inquadra nella faida tutta interna al centrosinistra a cui assistiamo da tempo e Bassolino ha voluto dare un colpo mortale ad Angelo Montemarano ed alle sue aspirazioni elettorali come candidato alle prossime europee. La seconda lettura, invece, viene offerta dalla figura lobbistica di Santangelo attraverso la quale il governatore spera di poter giocare ulteriori carte per scongiurare il commissariamento della sanità.