CASAL DI PRINCIPE. Il gruppo Udeur-Unione di Centro critica il bilancio redatto dallamministrazione guidata dal sindaco Cipriano Cristiano, accusandola di badare solo alle indennità e ai telefonini comunali.
A leggerne con attenzione il suo contenuto non i sembra che il maxiemendamento presentato dal consigliere di minoranza Sebastiano Ferraro, colpevolmente bocciato dalla maggioranza Cristiano, senza neppure unanalisi attenta,possa essere liquidato come una testimonianza ovvia dellattività di uno che stando allopposizione non deve fare i conti con le dotazioni della cassa.
Al contrario. Molto raramente ci è capitato di leggere un contributo, una parziale controproposta al Bilancio di previsione tanto poco demagogicamente argomentata nelle tesi, ma soprattutto nei numeri. Nel senso che Ferraro non solo dice che sarebbe utile investire i soldi pubblici per le politiche sociali e per le politiche culturali, ma spiega con precisione anche da quali altri capitoli di Bilancio questi soldi devono essere acquisiti senza stravolgere limpianto del documento di programmazione economico e finanziario del Comune di Casal di Principe.
Partiamo proprio dai numeri: Ferraro ha proposto un aumento di 50mila euro del fondo da utilizzare per i lavoratori socialmente utili. Il che comporterebbe un aggravio di soli 2mila 500 euro sullIrap a carico del Comune. Ancora, basta con le iniziative culturali parcellizzate, che si risolvono in contributi caritatevoli che non servono seriamente nemmeno alle stesse associazioni per programmare qualcosa di serio e accettabili. Ferraro ha proposto un taglio di 15mila euro. Una cifra da trasferire interamente per rimpinguare il fondo a disposizione per gli inabili da lavoro.
La forbice del consigliere comunale di minoranza è intervenuta anche nel capitolo del Bilancio numero 44. 52mila e 500 euro in meno nella programmazione annuale del personale. Sempre nella linea del forte impegno a favore dei servizi sociali che alleviano e qualificano la vita delle famiglie di Casal di Principe si inserisce, poi, la proposta di assegnare 50mila euro in più per gli asili nido. E qui Ferraro individua nelle indennità per sindaco, assessori e consiglieri il capitolo da sfrondare della speculare cifra di 50mila euro.
E sì, perché questanno, con buona pace della crisi economica, il sindaco Cristiano e la sua giunta ben si sono guardati da tagliare le indennità. Al contrario, queste costano 150mila euro ai cittadini di Casale, al netto dei telefonini a disposizione di sindaco ed assessori, ma anche dei capigruppo consiliari, per i quali è previsto un esborso aggiuntivo. Insomma, questi politici non ne vogliono proprio sapere di capire che la politica non è una pacchia per privilegiati.