CASERTA. Il Comune di Caserta ci riprova. Dopo il rifiuto della Cassa Depositi e Prestiti di accordare 44 milioni per salvare il Piano Triennale delle Opere pubbliche, si andrà avanti con una nuova richiesta, questa volta di 16 milioni.
Ma è ancora polemica. Non è bastato lo scontro a distanza tra il sindaco Petteruti ed il Consigliere regionale del Pdl, Angelo Polverino, dei giorni scorsi. Ad alimentare anche questa volta la polemica è il Macrico.
Petteruti ha messo in naftalina ogni soluzione valida per arrivare agli otto milioni di euro, che servono per il Macrico. Nei 16 milioni che intende richiedere, rientrano gli interventi di ultimazione dei lavori della caserma Sacchi, la manutenzione del verde pubblico e non i soldi necessari per definire una volta e per tutte la realizzazione del Parco dellUnità nel Macrico. Non ho mai nutrito dubbi sulle intenzioni del Sindaco, ora veramente sul lastrico perché tutto gli torna contro, per non essere stato in grado, con i suoi assessori, di programmare il salvataggio delle casse comunali. Il Macrico non gli interessa. Se non si muove Caserta salta ogni accordo e addio ai 120 milioni di finanziamento per il Programma Integrato Urbano della città di Caserta. Petteruti si sta assumendo una grande responsabilità e di questo ne dovrà rispondere in prima persona.
Il Comune di Caserta è disperatamente in cerca dei 16 milioni, che di questi tempi sembrano davvero tanti. Sono veramente tanti, continua lesponente del Pdl, e Petteruti dovrebbe provare a spiegare ai cittadini da dove si è originato il pesante accumulo dei debiti fuori bilancio. Parlo di un milione e mezzo di euro che stanno gravando come un macigno sulla comunità. E evidente che allo stato attuale non può più pensare al Macrico. Petteruti è tutto concentrato a salvare le casse comunali dal dissesto finanziario, che diventa sempre più concreto. E questa per lui lultima spiaggia. In spregio a qualunque norma di buon senso, il sindaco Petteruti si appresta a rinnovare gli incarichi ai dirigenti dopo le nomine della maggior parte inutile schiera di consulenti, inseriti a pieno titolo nel libro paga del Comune. Molti di questi anche per oltre mille euro. Cosa può offrire alla città un consulente, ammesso che sia tale, per una cifra del genere? Solo ora Petteruti si preoccupa dei servizi ai cittadini, della spesa sociale, della scuola e delle manutenzioni. E per assicurare gli essenziali servizi deve solo sperare nel miracolo delle garanzie che fornirà a copertura del debito. Ha subordinato gli interessi della collettività alla clientela politica. Gli consiglio di attivare immediatamente le procedure per la dichiarazione di dissesto finanziario. Non ha altra via di uscita. Ha mortificato abbastanza Caserta. Se proprio non vuole andarsene, metta in mani sicure le finanze del Comune. E il solo modo per uscire dalla crisi, dal momento che nemmeno il nuovo assessore alle finanze, Marrone, si è dimostrato allaltezza della situazione.