Dimissioni Nuzzo, LiberaMente: “Era sotto ricatto politico”

di Redazione

Anastasia PetrellaCASTEL VOLTURNO. Finisce l’era Nuzzo. Le crisi di maggioranza, continue e variegate, che da qualche anno ormai sono divenute insanabili, hanno avuto il loro scontato epilogo nelle dimissioni del primo cittadino, …

… eletto nel 2005 a capo di una coalizione di centrosinistra, e rassegnate ieri nelle mani del segretario comunale.

Tante le ragioni di questa vicenda, che viene analizzata dal portavoce del partito cittadino LiberaMente, Anastasia Petrella: “Si tratta di un gesto importante, umanamente comprensibile, ma che doveva essere compiuto molto prima. Il Sindaco è stato sotto il ricatto politico della sua stessa maggioranza per anni, di fazioni che sorgevano ciclicamente e che ciclicamente si trasformavano in altre, ogni volta per sponsorizzare interessi diversi: poteri economici emergenti, storici, e così via. Il fallimento dell’amministrazione Nuzzo è il fallimento di un progetto politico, basato sulla rappresentanza individualistica, non già sulla responsabilità di amministrare una comunità. Tutti i partiti, fazioni, gruppi di maggioranza come giustificano ora l’assenza del primo cittadino in una città militarizzata? Come spiegano ai loro elettori, ai loro iscritti che il Sindaco si è dimesso? Potranno mai affermare la verità? E cioè che il loro tornaconto non è stato assecondato? Dov’è il paese in tutto questo? La centralità di Castel Volturno? I cittadini però sono intelligenti, hanno imparato in quattro anni a conoscere questi pseudo-protagonisti della politica castellana e sapranno sicuramente individuare gli autentici responsabili di questo epilogo. Il commissariamento non era forse la soluzione più auspicabile per questo territorio, ma il protrarsi della paralisi amministrativa che da tempo immemore lo attanagliava sarebbe stato di gran lunga peggiore. In questo momento, pertanto, mi auguro che le dimissioni non vengano ritirate e che siano il passo obbligato per un futuro di speranza per tutti i cittadini di questa stupenda quanto martoriata città. Castel Volturno ha bisogno di una pacificazione, di un passo verso l’unità, di avere come guida istituzionale, una squadra che è capace di fare muro dinanzi a ogni evenienza: non può essere il singolo a dominare, ma il gruppo, la collettività, ad avere attenzione. Ci auguriamo inoltre che la pubblicazione del libro dossier preannunciata da Nuzzo non tardi ad arrivare, in modo da chiarire preventivamente alle persone il perché questa macchina si è arrestata e ha disatteso le speranze e le illusioni, citadini che ancora una volta hanno dovuto assistere alla mancata approvazione di strumenti fondamentali quali il piano urbanistico, il piano commercio e il piano spiagge”.

Ferdinando Letizia“Da un punto di vista umano – conclude il capogruppo consiliare di LiberaMente, l’avvocato Ferdinando Letizialo capisco, è stato infatti maltrattato dai suoi stessi consiglieri, ma dire solo oggi che gli è mancata la fiducia e puntare il dito a dieci mesi dalla fine, quando non si è mai avuto un solido equilibrio, mi suona strano. Prendo spunto da ciò per invitare i vertici politici locali e non a riflettere profondamente sulle candidature, perché, con soggetti che guardano solo ad interessi personali, un vero sindaco non dovrebbe neppure dialogare”.

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