PIEDIMONTE. In merito alle recenti deliberazioni dell’Amministrazione Cappello, sulla nuova pianta organica del Comune e sulla programmazione triennale del fabbisogno di personale, che saranno oggetto di discussione nel prossimo Consiglio comunale, interviene il capogruppo del Pdl Giovanni Ferrante.
Ritengo necessario intervenire sulla questione in attesa di conoscere la risposta del Sindaco alla mia interrogazione presentata in data 26 marzo 2009, con la quale ho chiesto di conoscere i motivi per i quali l’Amministrazione Cappello non ha provveduto a sottoporre preventivamente l’atto deliberativo al controllo e all’accertamento da parte dell’organo di revisione contabile cosi come previsto dall’art. 19, comma 8, della Legge 28/12/2001 n. 448.
Inoltre, anche alla luce delle richieste e della presa d’atto da parte delle organizzazioni sindacali e delle Rsu, in rappresentanza degli impiegati, del già lamentato comportamento dell’Amministrazione Cappello di sminuire il ruolo di tutela e rappresentanza attribuito alle organizzazioni sindacali, considerato che questa Amministrazione non ha ritenuto opportuno convocare la rappresentanza dei dipendenti al tavolo della concertazione, soprattutto, prima di procedere alle deliberazioni che hanno per oggetto la programmazione e lo svolgimento dell’attività del personale.
Per quanto sopra ritengo giusto esprimere il mio disappunto per come, questa Amministrazione, ha ritenuto di procedere non coinvolgendo le organizzazioni sindacali e, di conseguenza, la rappresentanza dei dipendenti comunali. Per quanto riguarda la mia personale impostazione politica, ritengo assolutamente imprescindibile, in una logica di condivisione di obiettivi e di partecipazione alla gestione e alla programmazione, l’uso dello strumento della concertazione nell’intento comune di raggiungere il miglior accordo possibile per il buon andamento della complessa macchina amministrativa.
Per questi motivi e nell’esclusivo intento di riportare il confronto tra le parti verso la giusta direzione, invito il Sindaco a sospendere qualsiasi atto deliberativo oggetto del contendere e procedere alla necessaria rivisitazione delle modalità di confronto con le organizzazioni sindacali per procedere alla preventiva concertazione e, successivamente, ad una programmazione condivisa nell’interesse di tutti.