MOLDAVIA. 10mila persone hanno preso dassalto la sede del Parlamento moldavo per contestare la vittoria dei comunisti alle elezioni legislative di domenica.
Nelle ultime ore maggioranza e opposizione si sono però accordate: ci sarà il riconteggio dei voti. Gli oppositori hanno ingaggiato duri scontri con la polizia, culminati con lanci di pietre da una parte e di lacrimogeni dallaltra, e sono riusciti ad entrare nel palazzo del Parlamento, gridando abbasso il comunismo, lanciando dalle finestre mobili e documenti e appiccando il fuoco in alcune stanze. Bruciati anche i suppellettili allesterno delledificio. I manifestanti, poi, sono riusciti a issare la bandiera dellUnione Europea, scandendo lo slogan: Vogliamo entrare in Europa, vogliamo unirci con la Romania.
I comunisti, arrivati al 50% (con 61 seggi sui 101 allAssemblea nazionale), vengono accusati di brogli. Il nuovo Parlamento sceglierà entro l8 giugno il successore dellattuale presidente Vladimir Voronin che, essendo al secondo mandato, non potrà ricandidarsi. Voronin, che martedì sera farà un discorso a tutta la nazione, accusa lopposizione di voler tentare un colpo di Stato e di voler destabilizzare il Paese: Contestare i risultati elettorali è solo un pretesto – attacca -. Non ci sono ancora i risultati finali ufficiali. Per questo ci sembra strano che ci sia tanta fretta da parte di coloro che hanno scatenato un tale baccanale. Non vi è nessuna prova di possibili brogli elettorali e tutti sono a conoscenza delle valutazioni positive date dagli osservatori internazionali.
LAlto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Javier Solana, ha rivolto un appello a tutte le parti per «fermare la violenza e la provocazione. Anche la Russia ha espresso «preoccupazione» per la situazione in Moldova. Il vice ministro degli Esteri Grigori Karasin ha fatto notare che praticamente tutti gli osservatori, sia quelli della Csi (Comunità di Stati indipendenti, ndr) che quelli della Ue e dellOsce, hanno dato un giudizio abbastanza positivo sulle elezioni.
Secondo lOsce – Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa – le elezioni legislative di domenica sono state nel complesso conformi agli standard internazionali, anche se sono necessari miglioramenti per garantire un processo elettorale libero da interferenze amministrative e aumentare la fiducia della popolazione, si legge nel comunicato ufficiale della missione internazionale. LOsce segnala però che la campagna elettorale è stata segnata da frequenti accuse di intimidazioni agli elettori e ai candidati e denunce sullabuso delle risorse statali. Abbiamo notato dei reali miglioramenti rispetto al 2005 – ha detto Marianne Mikko, capodelegazione del Parlamento europeo ma devono essere fatti ulteriori sforzi.