Aosta, coppia tedesca: “Non potevamo sfamarli, abbiamo abbandonato i bambini”

di Angela Oliva

 AOSTA. Dopo averli ritrovati ieri mentre vagavano nella zona paludosa dell’est di Aosta, la coppia tedesca ha spiegato i motivi del loro gesto estremo.

Per l’uomo, Sascha Schmidt, di 24 anni, è stato arrivato dalla Germania il mandato di cattura internazionale poiché doveva rientrare in carcere lo scorso 2 aprile. Mentre la donna Ina Caterina Remhof ha trascorso la notte in una struttura protetta e su di lei grava la denuncia di abbandono dei minori. Giovedì notte, gli inquirenti l’hanno interrogata per più di due ore, durante le quali, ha spiegato i motivi che li hanno spinti a questo folle gesto: “Volevamo fare una vacanza al mare con i bambini, poi sono finiti i soldi, dopo alcuni giorni trascorsi ad Aosta, i bambini hanno incominciato a piangere perché avevano fame. Non immaginavo, volevo solo proteggerli, – ha continuato tra le lacrime – ero certa che sarebbero stati rimpatriati e che li avrei ritrovati in Germania non appena fossi riuscita a raggranellare un po’ di soldi per il rientro. Ci siamo cibati degli scarti dei supermercati, soprattutto di frutta avariata, frugando nei cassonetti e abbiamo bevuto acqua dai ruscelli di irrigazione. La mia intenzione, non appena si fossero calmate le acque, – conclude – era di raccogliere un po’ di soldi con l’elemosina, tornare a casa e riabbracciare i figli”.

La coppia è difesa dall’avvocato d’ufficio Federico Fornoni e dovranno rispondere dell’accusa di abbandono dei minori. “Il fatto contestato è stato commesso ad Aosta – ha detto il procuratore capo di Aosta Marilinda Minecciae pertanto la giurisdizione è della Procura aostana. Non abbiamo notizia di altri reati connessi, tipo maltrattamenti, di cui si potrebbe occupare la giustizia tedesca”. Intanto sono arrivati ad Aosta i nonni materni dei tre bambini che, insieme al console, riporteranno i piccoli in Germania dove, almeno in una prima fase, saranno affidati ai servizi sociali e poi probabilmente agli stessi nonni.

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