ROMA. Il premier Silvio Berlusconi dice di non farcela più con la stampa italiana che lo calunnia e pratica disinformazione nei confronti dei lettori, arrivando a minacciare azioni dirette e dure verso certi giornali.
Uno sfogo, quello del presidente del Consiglio, che arriva al termine del G20 e del vertice Nato e dopo i video, apparsi nelle tv e siti on line di tutto il mondo, riguardanti il richiamo della Regina Elisabetta (durante la foto di gruppo lui si presenta al presidente Usa gridando Mister Obama Mister Berlusconi e la Regina dice Chi è che urla suvvia; poi avrebbe detto che il suo era un richiamo scherzoso), la telefonata con il premier turco Erdogan al cerimoniale di Strasburgo (al fine di sbloccare la nomina del danese Rasmussen alla presidenza Nato), per la quale è stato accusato di aver snobbato la Merkel padrona di casa, la conferenza stampa in cui ha detto i ministri stavano al cesso e, dulcis in fundo, il filmato taroccato su Youtube dove lui chiama zoccola (in realtà aveva detto piccola) il ministro Giorgia Meloni alla chiusura del congresso del Pdl.
Comportamenti senza dubbio eccentrici ma che secondo Berlusconi sono stati amplificati e strumentalizzati. E spiega: Angela (Merkel, cancelliere tedesco, ndr) sapeva che ero al telefono con Erdogan, glielo avevo detto. Quanto alla Regina, è stata nei miei confronti assolutamente aperta e simpatica. Qualcuno ha parlato di un rimbrotto ma poi quando arriva la smentita non richiesta, dicono che lha dovuta fare per la pressione di Berlusconi… Allora dico: andate al diavolo….
A chi gli chiede quali potrebbero essere le eventuali azioni contro tv e giornali, il premier risponde: Perché, voi pensate che se io dico: non guardate più una tv o altro, non cè nessuno che mi segue in Italia?.
Non si sono fatte attendere le reazioni. Il segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi: Il capo di governo non può cadere in cattive tentazioni, come in parte è già accaduto al nostro presidente del Consiglio. Quando i giornalisti scrivono riferendo di fatti osservati e a loro conosciuti fino a quel momento fanno il loro dovere. Qualsiasi minaccia del potere verso la stampa è inaccettabile. Più duro il presidente della Fnsi, Roberto Natale: Parole di inaudita gravità.
Per il segretario del Pd, Dario Franceschini, quello di Berlusconi è lo stato danimo di chi capisce che, dopo tanti anni, qualcuno ride ancora delle sue scenette, ma nessuno ha più paura delle sue minacce. Una volta le corna, – continua Franceschini – una volta grida cucù e ieri sembrava quel personaggio di Nanni Moretti, mi si nota di più se ci vado o non ci vado?. Berlusconi partecipa ai vertici per divertirsi, come se andasse in gita scolastica.
DallIdv interviene Felice Belisario: Il premier vuole assumere anche il controllo totale della carta stampata. Minaccia tuoni e fulmini semplicemente per aver riportato quello che i giornali e le tv di tutto il mondo hanno scritto e fatto vedere, cioè che ha commesso due gaffe internazionali in due giorni. Questa è censura preventiva, allanticamera del regime autoritario.
A smorzare i toni il ministro per lAttuazione del programma Gianfranco Rotondi: Nessun attacco alla stampa, ha solo detto che è opportuno che vengano riportati i fatti così come realmente sono e non montare casi a fini strumentali.