Fiat-Chrysler, Obama ufficializza l’accordo

di Angela Oliva

Barack ObamaTORINO. L’accordo tra Fiat e Chrysler, parafrasando l’ad torinese Sergio Marchionne, “è un momento storico”.

Nel pomeriggio, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha detto che “la Fiat ha dimostrato di saper costruire l’auto pulita del futuro ed è l’unica possibilità di salvezza. Oggi ci sono forti chance di successo. Questa alleanza salverà 30mila posti di lavoro: Chrylser emergerà più forte e competitiva”.

La casa automobilistica di Detroit sarà sottoposta ad una bancarotta chirurgica di 30/60 giorni, con il governo americano che fornirà finanziamenti per diversi miliardi di dollari. L’intesa prevede la cessione accelerata di sostanzialmente tutti i beni di Chrysler a una newco. Fiat, invece, si è impegnata trasferire miliardi di dollari di tecnologie di avanguardia, dando la possibilità a Chrysler di utilizzare la rete commerciale torinese in paesi dove la presenza della casa americana è limitata.

Le quote della nuova società saranno ripartite tra Voluntary employee beneficiary association, per il 55%, dai governi canadese e americano per il 10% e da Fiat per il 20% con diritto di aumentare a propria quota fino al 51% nel 2013. La casa italiana, tuttavia, non potrà diventare l’azionista di maggioranza finché i prestiti del governo americano non saranno completamente restituiti.

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