ROMA. Dopo circa dieci giorni è stato liberato Giuseppe Canova, lingegnere italiano rapito in Nigeria, ad Abakakili, mentre stava andando al lavoro nel cantiere edile della ditta per cui lavora, litaliana Marlum Construction Company.
I rapitori avevano chiesto un riscatto di 650mila euro. Il ministero degli Esteri, in un comunicato, ringrazia le Autorità nigeriane per la fattiva collaborazione che ha consentito la soluzione positiva della vicenda, preservando lincolumità del sequestrato.
Stando alla ricostruzione fornita dalla stampa, Canova, 60 anni, originario del bergamasco,si stava recando al lavoro quando uomini armati hanno bloccato la sua autovettura, lo hanno buttato nel portabagagli e preso possesso del veicolo. Quasi immediatamente dopo lattacco, sul posto sarebbe sopraggiunto un altro veicolo con a bordo personale dellazienda edile, scortato della polizia, che ha visto la vettura andare via.
Canova è in buone condizioni e già ha avvertito la famiglia, rientrerà in Italia nei prossimi giorni.
I rapimenti sono diffusi nei rami del delta del Niger, cuore della zona del gas e del petrolio della Nigeria, nello stato di Ebonyi. Più di 200 stranieri sono stati rapiti negli ultimi anni nel delta e la maggior parte è stata rilasciata incolume dopo il pagamento di un riscatto.
VIDEO |