Napoli, 13enne si suicida annunciandolo sul web

di Redazione
 NAPOLI. Ha annunciato il suicidio sul Messenger, chiedendo scusa ai familiari ma non al padre, Francesco Maglione, ritenuto legato al clan camorristico Ferrara.

“Non ti rompo più”, riferendosi al genitore, “Addio a quelli che mi vogliono bene”. Queste alcune righe lasciate in chat. Poi Vittorio Maglione si è tolto la vita impiccandosi con una fune legata a una trave della mansarda. A luglio avrebbe compiuto 13 anni. E’ successo a Villaricca, comune a nord di Napoli.

La famiglia del ragazzo era già stata colpita da un lutto nel 2005, quando suo fratello Sebastiano, di 15 anni, morì nella cosiddetta “faida di Scampia” tra il clan Di Lauro e gli “scissionisti”. Forse il tredicenne riteneva il padre responsabile della condotta criminale del fratello e quindi della sua morte: fu ucciso a colpi di pistola mentre con un complice stava tentando di rapinare a Mugnano, vicino Villaricca, un motorino ad una coppia di giovani, armati di pistole, anch’essi legati alla mala napoletana.

Francesco Maglione nel 1978 compì un omicidio a scopo di rapina, attualmente era libero. Suo figlio Vittorio si era ribellato a quel contesto di degrado, che gli aveva portato via il fratello maggiore.Sequestrato anche il computer del piccolo con il quale aveva chattato fino a poco prima del terribile gesto.

A trovarlo morto è stata sua mamma quando è rientrata a casa, intorno alle 19. Oltre ai genitori, lascia un fratello gemello.

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