ROMA. Regioni e governo hanno trovato lintesa sul Piano Casa. Il decreto sarà approvato entro dieci giorni ma sarà limitato alla semplificazione amministrativa delledilizia e allincremento delle risorse pubbliche per lincentivazione degli affitti agevolati.
Poi, in una seconda fase, le Regioni saranno autorizzate a intervenire con provvedimenti locali che prevedono lampliamento delle cubature fino al 20% ma solo per ledilizia residenziale e in particolare per gli edifici mono e bifamiliari. Tali ampliamenti dovranno essere per uso familiare e non potranno essere venduti. Prevista, inoltre, la possibilità di abbattimenti e ricostruzioni di edifici di basso valore, con un ampliamento del 35%, purchè compiuti con termini di bioedilizia.
Tutte queste azioni, comunque, non potranno essere effettuate nei centri storici o in deroga a leggi e regolamenti comunali.
Resta, però, lemergenza della locazione e dellaffitto sociale. Il presidente della conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha annunciato uno studio di fattibilità per nuovo piano casa. Oltre ai 550 milioni già previsti, ha detto Errani, si lavorerà anche per trovare ulteriori risorse sia pubbliche sia private, per affrontare quella che è una vera e propria emergenza: famiglie e persone che non hanno reddito per pagare l’affitto di mercato. Bisogna che riusciamo ad affrontare in tempi rapidi questa che è una emergenza. Questo è il piano casa, le altre sono norme per la ripresa delledilizia.
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