SOMALIA. Minacciano vendette contro chi li assalirà anziché pagare il riscatto i pirati somali che tengono sotto sequestro da sabato scorso il rimorchiatore italiano Buccaneer, con 16 membri dellequipaggio a bordo, di cui 10 italiani.
La tensione è aumentata dopo il blitz dei Navy Seal, gli incursori della marina americana, che hanno liberato il comandante statunitense Richard Phillips, sequestrato mercoledì scorso dai pirati che avevano tentato di assaltare la nave cargo Maersk Alabama nelloceano indiano. Ora i pirati alzano il tiro, annunciando di allargare il loro raggio dazione anche ad acqua molto lontane dalla Somalia, e accusando gli americani di aver ucciso i loro amici che avevano accettato di liberare lostaggio senza alcun riscatto. Almeno così riferisce da uno di loro che si accredita come il leader del gruppo che teneva in ostaggio il capitano Phillips.
Intanto, il rimorchiatore italiano è giunto in un punto imprecisato della costa somala. Silvio Bartolotti, general manager della Micoperi Marine Contractors di Ravenna, proprietaria del Buccaneer, non esclude lipotesi di trattativa: Per ora non abbiamo nessuna notizia e nemmeno nessuna richiesta di riscatto, ma se dovesse esserci valuteremo. La vita umana non ha prezzo.
A bordo ci sono il comandante Mario Iarlori, iscritto alla Capitaneria di porto di Ortona (Chieti); Mario Albano, primo ufficiale di coperta, Capitaneria di Porto di Gaeta (Latina); Tommaso Cavuto, secondo ufficiale di macchina, Capitaneria di Porto di Ortona (Chieti); Ignazio Angione, direttore di macchina, Capitaneria di Porto di Molfetta (Bari); i tre marinai Vincenzo Montella, Giovanni Vollaro e Bernardo Borrelli della Capitaneria di porto di Torre del Greco (Napoli); Pasquale Mulone, marinaio, Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo (Trapani); Filippo Speziali, marinaio, Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno); Filomeno Troino, cuoco, Capitaneria di Porto di Molfetta (Bari). Gli altri membri dellequipaggio sono cinque romeni e un croato.
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