VILLA LITERNO. E stato il coordinatore regionale del Pdl Nicola Cosentino il bersaglio principale della manifestazione di ieri pomeriggio a Villa Literno.
Sia il sindaco Fabozzi che i partecipanti hanno più volte sottolineato che, a loro dire, alcune istituzioni si sono asservite al potente di turno che, nella specie, sempre a detta di Fabozzi & co., sarebbe il plenipotenziario campano e sottosegretario del governo Berlusconi, originario della confinante Casal di Principe.
Siamo in piazza per capire, Cosentino impunito, liternesi puniti e Non bloccate il nostro futuro. Questi gli striscioni che campeggiavano ieri pomeriggio nel corso della manifestazione a difesa della continuità dellamministrazione guidata dal sindaco Enrico Fabozzi. Manifestazione indetta dopo la diffusione delle voci sul possibile scioglimento dellamministrazione comunale per infiltrazioni mafiose. Una richiesta in tal senso sarebbe stata inoltrata dalla prefettura di Caserta al ministero degli interni, dopo la conclusione dei lavori della commissione daccesso inviata in comune dallex prefetto Maria Elena Stasi.
Erano poco meno di un migliaio i liternesi che hanno sfilato (altrettanti attendevano il corteo davanti la casa comunale), con in testa lo stesso sindaco accompagnato dai suoi colleghi di Teverola (Biagio Lusini), San Marcellino (Pasquale Carbone) e Macerata Campania (Luigi Munno), presenti in segno di solidarietà, gridando il nostro sdegno.
Al termine del corteo, partito da piazza Garibaldi e giunto in piazza Marconi, dopo aver percorso Corso Umberto, il sindaco ha tenuto un breve comizio nel corso del quale ha illustrato ai manifestanti la situazione. Dopo aver ricordato che Villa Literno ha da tempo dato vita ad un percorso di legalità, si è detto dispiaciuto che alcune istituzioni invece di essere vicino allamministrazione, si mettono al servizio del potente di turno non disdegnado di fare anche il nome del coordinatore regionale del Pdl Nicola Cosentino.
Per il primo cittadino di Villa Literno siamo al primo caso nella storia di una protesta preventiva. In genere arriva il provvedimento di scioglimento e poi la protesta. Da noi, in maniera anomala, siamo costretti ad una protesta preventiva.
Lesponente del centrosinistra, visibilmente commosso, ha anche annunziato che nella giornata di domani provvederà ad inviare una lettera aperta a tutti gli altri 103 sindaci della provincia di Caserta. Una nota dura nella quale invita i suoi colleghi, al di là degli steccati ideologici, a protestare contro la politicizzazione degli scioglimenti dei consigli comunali.