Arriva lo sfratto per gli abusivi di via San Lorenzo

di Antonio Arduino

Le palazzine di Via San LorenzoAVERSA.Nelle palazzine di proprietà comunale, poste al civico 72-76, vivono ben 138 famiglie di aversani che, emuli del grande commediografo napoletano Eduardo de Filippo, hanno adottato la regola del “non ti pago”.

Perché, fatta qualche sporadica eccezione, è da vent’anni che non pagano l’affitto. Adesso rischiano lo sfratto. L’atto propedeutico sarebbe già pronto.

“Abbiamo preparato la diffida necessaria a sollecitare i pagamenti e la notificheremo nei prossimi giorni agli inquilini. Poi – dice Aniello De Cristoforo, assessore al patrimonio che ha ereditato la ‘patata bollente’ – arriveranno le azioni conseguenti”. In altre parole, dopo la diffida arriveranno le ordinanze di sfratto che, se necessario, verrebbero fatte eseguire con l’aiuto della forza pubblica. E’ questa, purtroppo, l’unica azione possibile all’amministrazione che ha provato in ogni modo a risolvere il problema senza essere costretta a “gettare in strada” le famiglie che vivono in quegli appartamenti.

“Un paio di anni fa – ricorda in proposito l’assessore – l’amministrazione propose agli inquilini di coprire il debito contratto rateizzando la somma, prevedendo una rata di piccola entità. La proposta fa accettata, ma nessuno ha mai pagato una sola rata”. Allo stesso modo non è andata a segno la proposta fatta dall’assessore, qualche tempo fa, agli inquilini morosi di diventare loro stessi proprietari dell’abitazione, acquistandola a prezzo politico e con finanziamento trentennale, ottenuto tramite l’intermediazione dell’amministrazione comunale.

“Non vogliono diventare proprietari, perché – spiega De Cristoforo – avrebbero l’onere di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili che oggi è garantita dal comune. Per questo hanno detto no, sicuri che avremmo lasciato le cose così come stanno. Ma non è possibile”. “Di conseguenza – continua l’esponente della giunta Ciaramella – è inutile insistere, meglio esigere il pagamento attraverso una diffida legale e poi, se necessario, andare avanti. Anche se siamo consapevoli che questa scelta darà origine ad altri problemi”.

“Del resto – conclude l’assessore – l’ente comunale deve, per legge, far fruttare le sue proprietà e i 138 appartamenti del complesso abitativo di San Lorenzo sono una proprietà che, negli ultimi vent’anni, ha rappresentato solo una perdita economica e uno spreco di denaro pubblico”. Un lusso che Aversa non si può permettere, anche perché lasciando fare autorizzerebbe altri ad iscriversi al club del ‘non ti pago’”.

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Redazione
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