Caso Di Vittorio, il Pd ci mette una…lapide sopra

di Nicola Rosselli

La targa dedicata a Di VittorioAVERSA. “Questa sede politica fu’ inaugurata nel marzo 1984 dal presidente Giorgio Napolitano e dedicata a G. Di Vittorio”.

Una pomposa lapide marmorea (con tanto di “fu” accentata) è comparsa da qualche giorno in un angolo della facciata dell’attuale sezione del Partito Democratico di Aversa, in piazza Municipio. Quella sezione che, acquistata grazie ad una sottoscrizione popolare, fu dapprima del glorioso Pci e, nelle varie fasi, del Pds e dei Ds e che, nelle scorse settimane, è stata nell’occhio del ciclone a causa della scomparsa, con l’arrivo dei Democratici “veltroniani” e “franceschiniani”, dell’intitolazione al famoso sindacalista pugliese, fondatore della Cgil. Un’omissione notata ancora di più perché operata in concomitanza con la messa in onda della “fiction” televisiva che celebrava proprio l’attualità di Di Vittorio. Tanto che il padre nobile della Sinistra aversana, il più volte onorevole Pci Angelo Jacazzi, attualmente sotto le insegne di Rifondazione Comunista, aveva gridato allo scandalo e alla perdita di identità. Ora è lo stesso Jacazzi a chiedersi: “Dal tenore della lapide non si capisce se la sezione, pardon ‘sede’, è ancora intitolata a Di Vittorio o se si tratta solo di una testimonianza storica”. Insomma, l’ambiguità rimane.

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