AVERSA. Sulla vicenda della tariffazione delluso delle sale dellex Macello, da Sinistra e Libertà si dichiarano stupiti dalle ultime dichiarazioni dellassessore Lanzetta che, a distanza di quasi un mese dalle osservazioni-denuncia espresse da Sinistra e Libertà, …
solo oggi si è deciso a riflettere pubblicamente sulla questione invocando, tra laltro, un patetico scaricabarile su chi lha preceduto.
Ricapitolando, – continuano dal movimento politico – il sindaco un mese fa ci replicava testualmente di esser stato costretto dallultima finanziaria – fatta dal Governo suo amico – ad applicare un canone per lutilizzo di tutte le strutture comunali, ciò col preciso scopo di coprirne, almeno in parte, i costi di gestione. Ordunque, considerato che il canone fissato per luso dellex Macello – dai 200 ai 500 euro al giorno più il pagamento a carico del richiedente di una polizza assicurativa – risulta di fatto proibitivo per chiunque, singolo o associazione, non svolga unattività di lucro (ed a parte che tale esoso canone con annessi e connessi finirà ovviamente per scoraggiare qualsiasi attività nella stessa struttura la quale, pertanto, rimarrà inutilizzata rendendo nulle tutte le previste coperture dei costi di gestione), ci permettemmo a suo tempo di suggerire al sindaco di utilizzare gli strumenti a sua disposizione per differenziare sul territorio la propria necessità di far cassa, consentendo così lesenzione del pagamento della tariffa almeno ai giovani artisti aversani, alle associazioni di volontariato, ambientaliste o impegnate nella lotta alla camorra per la legalità.
In alternativa, – continua SL – si sarebbe potuto affidare, in maniera molto più fruttuosa e civile, la gestione della stessa struttura ad un consorzio-cooperativa di associazioni locali. Tutto questo rammentando che ad Aversa lex Macello rappresenta ad oggi lunico spazio pubblico di espressione, coperto e disponibile per incontri, convegni, concerti, manifestazioni etc.
Ebbene, – concludono dal movimento – a fronte di tali proposte il sindaco Ciaramella, forse troppo impegnato dalle beghe interne alla maggioranza, non ci degnò di alcuna risposta, anzi più tardi autorizzò vergognosamente, addirittura con unapposita e assurda delibera di patrocinio morale, luso gratuito dellex Macello per una manifestazione dei giovani del suo Partito. Pertanto, oggi davvero non comprendiamo il significato del tardivo e superfluo megafono ciaramelliano dellassessore Lanzetta. Non ci rimane, a questo punto, che rivolgere le nostre proposte a quanti, nella Giunta, abbiano ancora un briciolo di autonomia di pensiero, e ai membri tutti di quel consiglio comunale definito troppe volte sovrano, ma ridotto, come il nostro Parlamento nazionale, a luogo di semplice ratifica di decisioni prese in altre stanze.