AVERSA. Abbandonato da oltre un decennio, l’ex glorioso Capannone tornerà ad essere utilizzato da decine e decine di giovani memore dei tempi in cui era conosciuto come il tempio del volley normanno.
Lanomala (era un vecchio capannone del Consorzio Canapa) struttura è stata inserita nel parco progetti regionale e diverrà palestra di quartiere per attività amatoriali nellambito dei Por 2007/2013 con un milione e centosettantamila euro di finanziamento. Il progetto per ladeguamento del Capannone, il glorioso campo di volley che ha visto le compagini aversani disputare i campionati nella massima serie nazionale con lepopea di Falchi e Cuel che si fusero nella Virtus Aversa, era stato approvato nello scorso gennaio e da qualche giorno la Regione Campania lo ha immesso nel circuito di quelli da finanziare. Il vecchio campo, ubicato nel più ampio complesso dellex Consorzio Canapa, attualmente per la restante parte, in mano a privati, era stato oggetto di critiche durissime da parte dellopposizione che aveva accusato il centrodestra di aver abbandonato la struttura con il fine ultimo di cederlo al privato proprietario degli altri immobili adiacenti. Una polemica che, a questo punto, dovrebbe rientrare del tutto stante la rinnovata volontà della maggioranza di centro destra di utilizzare la struttura che è considerata dagli appassionati del volley, un vero e proprio luogo di culto.
Da parte nostra – ha dichiarato lassessore ai lavori pubblici Rino Rotunno – abbiamo approvato un progetto di risanamento ed adeguamento per poter accedere al parco finanziamenti regionali e ci siamo riusciti.
In pratica, come ha sottolineato lassessore in quota-sindaco, questo immobile è destinato a diventare una palestra di quartiere, così come da vincolo esistente nellatto di cessione da parte della Regione Campania. Per cui il progetto varato in giunta prevede un recupero con la realizzazione di bagni, spogliatoi ed una tribunetta. Lintera struttura sarà, poi, destinata per la formazione sportiva dei giovani che militano nelle tantissime squadre dilettantistiche cittadine.
Ma, soprattutto, continuerà a rappresentare un pezzo di storia viva della memoria pallavolistica aversana garantendo una ribalta che si perde negli anni.