AVERSA. Il Wwf accende i riflettori sulle problematiche ambientali della città. I responsabili regionale e cittadino dellassociazione ambientalista, Alessandro Gatto e Francesco Autiero, analizzano quelle che definiscono priorità da salvaguardare per garantire la salute del territorio comunale di Aversa …
… che su soli 8,73 chilometri quadrati di superficie concentra una serie di problematiche ambientali che vanno dallinquinamento atmosferico a quello delle acque e delle risorse idriche, alle problematiche create dai rifiuti, dal suolo e dal sottosuolo, senza dimenticare i problemi della natura e della biodiversità. Interessante lanalisi fatta sullinquinamento atmosferico, in particolare sulla qualità dellaria, considerata dal Wwf non adeguatamente valutata.
Giacché le conoscenze attuali in merito affermano Gatto e Autiero – sono ancora insufficienti a comprendere in pieno leffettiva qualità dellaria, trattandosi di campagne di monitoraggio sporadiche e piuttosto brevi (lultima nel 2002, durata poco più di un mese dall8 maggio al 5 giugno), che ci danno comunque unindicazione chiara di una qualità piuttosto scarsa.
Da qui la necessità dellinstallazione di una decina di centraline fisse, sparse su tutto il territorio comunale, cercando la massima copertura territoriale. Al fine di seguire levoluzione delle concentrazioni dei diversi inquinanti nellarco di tempi lunghi – almeno per un anno- e nelle diverse stagioni, per una programmazione di interventi, graduali e mirati, indispensabili a migliorare la qualità dellaria (e della vita). Allo stesso modo desta interesse lanalisi fatta sul ruolo ricoperto nella problematica inquinamento dai rifiuti. Qui i responsabili del Wwf analizzano in dettaglio come e cosa fare per ridurre, quanto meno, i danni prodotti allambiente e di conseguenza ai suoi abitanti. Proponendo linee guida, affinché il problema rifiuti si trasformi in risorsa.
Un vero e proprio decalogo che va dalla riduzione e dal riutilizzo degli imballaggi commerciali, alla promozione di iniziative atte a favorire la collaborazione tra i produttori di rifiuti e gli enti destinati allo smaltimento, come campagne informative, inchieste, controlli, incentivi quali sgravi, riduzioni fiscali e premi, anche sotto forma di moneta sonante, per chi si fa parte attiva nel complesso problema. Insomma un rapporto da leggere e diffondere.