NAPOLI. Dalle indagini che hanno portato allemissione di 64 ordinanze di custodia cautelare contro il clan Sarno è emerso un interessante spaccato di camorra.
Un boss della zona vesuviana, Giuseppe Orefice, capo dellomonima cosca, federata con le famiglie Arlistico e Terracciano, in una lettera spedita dal carcere dove è detenuto, ha chiesto al figlio di prendere il comando, per il bene della famiglia, cedendogli il suo nome di battesimo (Giuseppe – Peppe) ed un bracciale, ritenuto simbolo di potere. Una vera e propria investitura camorristica. La lettera è stata sequestrata dai carabinieri.
Un valore elevato – osserva il gip che ha emesso lordinanza – che sovrasta tutti gli altri valori, sia etici che morali.