CASERTA. La Squadra Mobile di Caserta ha arrestato il superlatitante del clan dei Casalesi Raffaele Diana, 56 anni, detto Rafilotto.
Luomo, originario di San Cipriano d’Aversa, inserito nellelenco dei trenta latitanti più ricercati dItalia, è ritenuto elemento di primo piano del cartello criminale dellagro aversano, con interessi nella zona di Modena. Lo hanno trovato in via Torino, a Casal di Principe, nascosto in un cunicolo per accedere al quale gli agenti, con l’aiuto dei militari dell’Esercito,hanno dovuto sfondare la parete di un sottoscala.
Il capo della mobile casertana, Rodolfo Ruperti, ha riferito che luomo era armato di pistole, con colpi in canna,ma non ha fatto in tempo ad opporre resistenza. Messo in manette, ha fatto i complimenti ai poliziotti. Il proprietario dell’appartamento è stato anch’egli arrestato con l’accusa di favoreggiamento.
Il blitz è scattato alle 17.30, quando agenti e militari hanno circondato diverse abitazioni della zona. Dopo due ore di ricerche è stato scoperto il bunker, occultato dietro una scarpiera basculante.Appena visti i poliziotti ha detto che era armato ma che voleva arrendersi. Appena estratto fuori dal cunicolo ha consegnato un sacco con allinterno due pistole, munizioni e silenziatori. Secondo il vicequestore Ruperti era pronto ad usare quelle armi. In casa gli agenti hanno trovato dei dvd de Il Padrino, della fiction Il capo dei capi e dei vangeli, tutto risultato appartenente al latitante.
Un arresto eccellente che avviene dopo il recente insediamento del nuovo questore di Caserta, Guido Longo, l’uomo che nel 1998arrestò il capo dei capi del clan dei Casalesi Francesco Schiavone detto Sandokan.
Il questore di Caserta Guido Longo |
Il capo della Squadra Mobile Rodolfo Ruperti |
Lo scorso 4 luglio in un’abitazione di via Cesena, a circa un chilometro dal luogo dell’arresto, fu scoperto un bunker ritenuto utilizzato da Diana (guarda le foto), così come qualche mese prima, il 5 marzo, fu scoperta, presso l’abitazione dello stesso latitante, a San Cipriano, un doppiofondo nella parete della cucina.
Il ministro dellInterno, Roberto Maroni, ha chiamato il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, per complimentarsi per larresto di Raffaele Diana. La cattura di Diana operata dalla Squadra Mobile di Caserta – ha commentato il ministro – è un altro durissimo colpo inferto ai Casalesi, frutto dellefficace strategia di contrasto alla criminalità organizzata messa in atto in quel territorio da governo e ministero dellInterno.
Le foto del bunker di Diana (clicca x ingrandire)