Europee, scontro tra Capacchione e il Pd casalese

di Redazione

Rosara CapacchioneCASERTA. “Quelli del Pd di Casal di Principenon hanno voluto che io nella sezione presentassi il manifesto europeo antimafia oggi 23 maggio nell’anniversario dell’attentato a Giovanni Falcone”.

Parole della giornalista Rosaria Capacchione, candidata del Pd alle Europee, la quale ha annunciato una conferenza stampa per denunciare episodi di intimidazione al personale della società di affissioni a Caserta che il suo comitato elettorale aveva incaricato di affiggere i manifesti.

“Dichiarazioni prive di qualsiasi fondamento”, replica il segretario del Pd casalese Emilio Lafranco. “La sezione che mi onoro di rappresentare, – continua Lanfranco – e tutto il gruppo dirigente, ha negli anni sempre avuto come unico faro la battaglia per la legalità, facendosi promotrice di incontri, dibattiti e manifestazioni tese a creare in questa martoriata realtà una vera e propria cultura di legalità. Per queste elezioni europee, in maniera democratica, ogni candidato del lista del Partito Democratico potrà venire nella nostra sezione, sostenere le proprie ragioni per racimolare consensi, compresa la Capacchione, alla quale si riconosce il merito giornalistico a difesa della legalità e contro la criminalità di Terra di Lavoro. Non vorrei, però, che qualcuno volesse scaricare sulla nostra sezione, che si impegna ogni giorno a contrastare il centrodestra espressione della scuola di Nicola Cosentino, per nascondere inefficienze organizzative relative alla campagna elettorale”.

Emilio LafrancoE proprio su Cosentino, Lanfranco sottolinea: “Non dimentichi qualche ‘Poltrona romana’ che quando c’era da votare la sfiducia al sottosegretario Cosentino, oggetto di accuse da parte di alcuni collaboratori di giustizia, si è preferito non votare astenendosi o allontanandosi dall’aula, con nostra grande delusione. Queste sono le cose che meriterebbero l’attenzione ancora maggiore dei media e non le parole dette e non dette in qualche corridoio”.

“Se qualcuno – conclude il segretario del Pd – ha espresso, come il sottoscritto ed altri dirigenti locali, opinioni su eventuali preferenze da dare il giorno del voto, ritengo che queste rientrino nella libertà democratica di ognuno e nella convinzione che in una tornata elettorale come quella delle Europee bisogna dare preferenza a chi abbia contezza e conoscenza approfondita delle tematiche dell’Europa; inoltre i candidati provenienti dalla società civile, come l’ottima candidata Capacchione, è giusto che raccolgano preferenze nell’ambito della società civile e non solo tra i quadri dirigenti di partito al fine di accrescere il consenso per il Pd”.

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