NAPOLI. Apprendiamo, ma non certo dal governo regionale, di una comunicazione formale ricevuta dal presidente Bassolino ai primi di maggio, con al quale il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, …
…in riferimento allo stato di attuazione delle obbligazioni del Piano di Rientro della Sanità, oltre ribadire il permanere delle criticità che hanno portato alla diffida dellottobre scorso, torna ad invitare nuovamente il governo regionale ad adottare ulteriori atti e provvedimenti in grado di modificare le entità e la qualità della spesa sanitaria regionale.
Lo rende noto il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Campania, Paolo Romano. Nella lettera, il presidente Berlusconi, ricordando che nellattuale situazione non è erogabile alla Regione alcuna spettanza relativa alle quote premiali del finanziamento ordinario del Ssn, sottolinea anche la necessità di evitare ulteriori e ingiustificabili incrementi delle aliquote regionali, informando che entro il 30 giugno prossimo i tavoli tecnici procederanno di una ulteriore valutazione. Se è vero quanto apprendiamo, e se è vero che lo sforamento della Sanità, malgrado quanto dichiarato dal governo regionale, si aggira intorno al miliardo e duecento milioni di euro, non posso non chiedermi, ma in realtà lo chiedo al governo di centrosinistra: visto che non è più possibile infilare nuovamente le mani nelle tasche dei cittadini, dove si andranno a reperire queste risorse? Ma soprattutto, per quale ragione, di questo documento così importante e delicato per il futuro della Sanità campana e dunque della salute dei cittadini, non è stato informato lorganismo che per legge è tenuto a dare lindirizzo politico alla Regione, e cioè il Consiglio regionale? Nelle prossime ore chiederò al presidente della Commissione Sanità Angelo Giusto una convocazione urgente delorganismo consiliare perché su questo documento e sulle azioni che il governo regionale ha in animo di intraprendere vengano ascoltati in audizione il presidente Bassolino e gli assessori al Bilancio e alla Sanità.