Nuovo sequestro di beni per Michele Bidognetti

di Redazione

Michele BidognettiCASAL DI PRINCIPE. Dopo l’arresto dello scorso 29 aprile ora per Michele Bidognetti, fratello del boss dell’omonima fazione dei Casalesi, Francesco (alias “Cicciotto ‘e mezzanotte), arriva un ulteriore sequestro dei beni.

Si tratta di diverse auto di recente immatricolazione sia intestate a lui che a prestanome, come la moglie Alessandra Capoluongo, e il nipote Stanislao Di Caterino, per un valore di circa 100mila euro.

Beni che si aggiungono agli altri, del valore di 5 milioni di euro, già sequestrati durante l’operazione “Principe” compiuta il 29 aprile dalla Dia di Napoli, tra cui aziende agricole, molti appezzamenti di terreni, numerosi appartamenti e ville, acquisite attraverso il controllo delle attività economiche anche attraverso la gestione monopolistica di interi settori imprenditoriali e commerciali.

Secondo gli inquirenti, Michele Bidognetti aveva assunto il ruolo di reggente del gruppo dopo l’arresto, nel gennaio scorso, di Giuseppe Setola. E’ stato intercettato mentre trasferiva gli ordini ricevuti dal fratello Francesco durante i colloqui in prigione, nonostante questi fosse detenuto con il regime del “carcere duro”, agli affiliati ancora presenti sul territorio.

Sequestrata anche la villa di Assunta D’Agostino, convivente del collaboratore di giustizia Domenico Bidognetti (alias “Bruttaccione”, cugino del boss Francesco), che è stata al centro di una vicenda estorsiva: era stata acquistata da Domenico con i proventi di attività estorsiva, successivamente Setola voleva rientrarne in possesso in quanto non tollerava che un bene del clan potesse essere nella disponibilità di un pentito. Alla D’Agostino, quindi, fu imposto di vendere la villa ad un prezzo irrisorio, 30mila euro, nonostante ne valesse 350mila.

Per Bidognetti, lo scorso 19 maggio, il gip ha confermato la misura della custodia cautelare in carcere.

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