SAN CIPRIANO. 436 persone sono state deferite a piede libero nellambito di uninchiesta, condotta dai carabinieri dellIspettorato del lavoro di Caserta, su una serie di truffe a danno dellInps attraverso falsi rapporti di lavoro in agricoltura e fittizia costituzione di aziende.
Tre degli indagati, appartenenti ad un unico nucleo familiare, M.G., 54 anni, P.M. di 48, e M.A. di 32, rispettivamente marito, moglie e figlia, tutti di San Cipriano dAversa, assieme ad altri soggetti in corso di identificazione, dovranno rispondere di associazione a delinquere per aver costituito aziende utilizzando contratti di fitto terreni inesistenti, false carte didentità e sigilli contraffati, tutti intestati al Comune di Casal di Principe, allo scopo di trarre in inganno lInps nel rilascio della denuncia aziendale, ossia latto di nascita dellattività agricola. Altre due aziende, invece, sempre con lutilizzo degli stessi documenti didentità, sono risultate intestate a soggetti inesistenti.
A questi 433 braccianti agricoli lInps ha erogato, a partire dal 2006, circa 1 milione di euro per indennità a sostegno del reddito (disoccupazione, assegni familiari, etc), mentre ammontano a circa 500mila euro i contributi, ovviamente non versati.
Le truffea danno degli enti previdenziali – principalmente quelle aventi come oggetto i falsi rapporti di lavoro in agricoltura – costituiscono, purtroppo, uninesauribile fonte di illeciti guadagni dove, con estrema facilità e bassissimi rischi, è possibile attingere pubblico denaro, senza averne titolo, con conseguente danno economico a carico della comunità. Lattività investigativa è stata condotta in collaborazione con gli Ispettori dellInps che hanno già provveduto allannullamento di rapporti di lavoro illecitamente costituiti.