A Caserta il Convegno regionale del Meic

di Redazione

MeicCASERTA. La significativa e intensa attività svolta a livello locale dal nostro M.e.i.c. è stata la leva perché Caserta fosse designata ad essere la location del Convegno Regionale, che si è svolto domenica 24 maggio nel Salone S. Augusto dell’Episcopio.

Un parterre d’eccezione intorno al presidente Oscar Bobbio, al consulente ecclesiastico don Elio Catarcio e ai soci, per la larga partecipazione dei gruppi Meic convenuti da tutta la Regione Campania sfidando il caldo torrido e la pausa domenicale.

Relazioni e dibattito al mattino, S. Messa, conviviale e, nel pomeriggio, le conclusioni. Presenti al tavolo dei relatori con il presidente Bobbio e don Elio Catarcio il segretario nazionale Costantino Mustacchio, il responsabile del coordinamento regionale Lucio Fino e il consulente ecclesiastico regionale designato don Fernando Angelino.

Il saluto è stato del presidente Bobbio, che ha ricordato come il nostro Meic prosegua nel cammino del Codice di Camaldoli per la costruzione della città futura e dell’approfondimento paolino della Lectio Divina, due punti cardine del programma, intorno ai quali il Meic si interroga e si confronta con altri gruppi religiosi e laici. Significativi e propositivi gli interventi dei responsabili regionale e nazionale, sulla base delle linee-guida approvate dal Consiglio Nazionale dello scorso febbraio.

“Per il Meic regionale, così ha affermato il prof. Fino, occorre soprattutto promuovere momenti di incontro, iniziative di formazione e di dialogo con i giovani, che assicurino continuità al Movimento”. “Dal Movimento Laureati di Azione Cattolica al Meic di oggi”, questa la storia ininterrotta cui si è richiamato nel suo intervento il segretario nazionale, sottolineando come il Movimento sia da sempre impegnato nella valorizzazione del proprio originale contributo alla Chiesa e al Paese.

“Meic come garanzia di vitale comunione con la Chiesa e filiale rapporto con i Vescovi”, ha ricordato don Fernando Angelino. Numerosi e qualificati gli interventi, che, in sintonia con le indicazioni nazionali, prefigurano l’intensificarsi di accoglienza e dialogo anche verso le realtà sociali non ecclesiali e un attento ed originale contributo alla soluzione dei problemi più emergenti in questa nostra società, quali l’economia, il lavoro, la cittadinanza, l’ambiente, la questione giovanile e quella meridionale, secondo la dottrina sociale della Chiesa. Tutto all’insegna di Bellezza e Speranza nel mondo d’oggi, le parole d’ordine del Meic 2009.

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