CASERTA. Lunedì 11 maggio è stato un giorno importante a Caserta, in questa prima fase preelettorale: la visita di Enrico Letta per la promozione del suo libro e la presentazione dei due candidati campani alle Europee, Gianni Pittella (candidato appunto dellarea Letta) e Rosaria Capacchione.
Entrambe le iniziative però, inutilmente concomitanti, pur compiutesi con successo, avrebbero meritato maggiore attenzione e tempi diversi secondo il consigliere regionale Giuseppe Stellato (nella foto).
Registriamo allinizio della campagna elettorale commenta Stellato – un difetto di coordinamento. Insomma, nella stessa città, a pochi metri di distanza, la presenza di Letta al Comunale e la presentazione di Pittella al Jolly Hotel: beh, è più che evidente una sorta di confusione organizzativa; era invece necessario un momento di concentrazione sui due candidati, considerato che Gianni Pittella è fortemente sostenuto da Letta. Bisognava dunque, e bisognerà in seguito, consentire alla gente di poter partecipare attivamente senza costringerli a dover scegliere dove mancare e dove presenziare, mettendo insieme iniziative che leghino punti in comune. E pur vero che alla fine ci si è messa una pezza in quanto i due candidati hanno fatto una puntata al Teatro Comunale, portando i propri saluti, ma certamente si poteva dare una risposta più ampia. Laltro punto riguarda poi la metodologia di scelta. Sembra che questa campagna elettorale si stia svolgendo quasi per correnti, dimenticando talvolta che esiste la possibilità di apporre tre preferenze, dunque ampia libertà decisionale. L opzione ideale dunque sarebbe quella di fare degli accordi piuttosto che scelte a tenuta stagna. E evidente che la perdita di allenamento alle preferenze comporta anche questo tipo di sfasatura, ma confidiamo in una correzione della rotta cammin facendo. Al momento, in questa fase, confermo il mio limpegno a sostegno di Gianni Pittella. Un vero lavoratore della politica, che in questi anni ha operato con dovere e senza posa proprio in previsione delle Europee, per una politica che coinvolgesse i giovani della nostra terra innanzitutto, contribuendo in modo significativo ad avvicinare gli elettori del collegio allEuropa concetto e allEuropa geografica. Il suo lavoro propedeutico lo porta dunque ad essere il candidato ideale di unarea moderata e riformista quale quella di Letta.