PIEDIMONTE MATESE. Nel leggere la stampa di questi giorni, abbiamo avuto conferma che il sindaco di Piedimonte Matese intende l’amministrazione comunale come proprietà privata della famiglia Cappello.
Lo afferma il coordinatore cittadino del Pdl, Biagio Molitierno (nella foto), e il capogruppo consiliare Giovanni Ferrante. L’avvocato Vincenzo Cappello, in risposta ad un articolo di stampa relativo alle vicende politiche della sua famiglia, indicata come divisa in ordine alle prossime scelte elettorali, ha replicato utilizzando la carta intestata del Comune e la sua qualità di sindaco. Tale comportamento, nel quale si potrebbe addirittura ravvisare una responsabilità penale che non spetta a noi giudicare, è certamente censurabile da un punto di vista politico. Infatti, appare grave che il sindaco Cappello, sia sceso in una polemica di natura squisitamente personale che lo coinvolgeva insieme alla sua famiglia, utilizzando la propria carica pubblica. Nella risposta del sindaco Cappello, redatta su carta intestata dell’amministrazione comunale, si leggono unicamente riferimenti alla famiglia Cappello ed alla appartenenza politica della stessa, ma nulla che chiami in causa l’istituzione comunale. Tale comportamento conferma, se ancora ve ne fosse bisogno, che il sindaco Cappello ritiene di detenere la propria carica in rappresentanza della sua famiglia, perpetuando un metodo feudale di intendere l’amministrazione della cosa pubblica.