PIEDIMONTE. Per il secondo anno consecutivo – dichiara il segretario cittadino del Prc Vincenzo Sisto – parte il progetto del contrasto alla povertà, con l’approvazione da parte della giunta comunale della graduatoria provvisoria dei benificiari del pacchetto di misure previste dal sopra menzionato progetto.
Ancora una volta è evidente l’azione del Partito della Rifondazione Comunista: non più soldi a pioggia, come era invece avvenuto con le passate amministrazioni, ma una serie di misure mirate non solo al sostegno economico ma all’effettivo reinserimento nelle dinamiche sociali della nostra città.
Questo provvedimento va nella giusta direzione, così come nelle giusta direzione va l’ordine del giorno contro il carovita che il nostro partito ha presentato nel corso dell’ultimo consiglio comunale.
E’ necessario,in ogni caso e da subito, osare di più. Innanzitutto è indispensabile realizzare appieno le misure contenute nell’odg contro il carovita, a cominciare dagli spacci comunali in cui offrire un paniere di beni primari ( pane, pasta, ecc. ) a prezzi calmierati stipulando apposite convenzioni con i produttori locali e valorizzando i prodotti del nostro territorio. In questo senso, continueremo il nostro impegno politico dal “basso”, proseguendo l’azione di contrasto alle speculazioni attraverso lo strumento del Gap, almeno fino a quando non verranno realizzati i suddetti spacci.
A questi provvedimenti, riteniamo che se ne debbano affiancare altri, a cominciare da un’incisiva azione nel campo delle politiche abitative e del diritto all’abitare. Se da un lato è apprezzabile la costruzione di alloggi da destinarsi alle giovani coppie, così come previsto dal programma di Piedimonte Democratica, dall’altro è necessario mettere in campo, al più presto, strumenti che consentano di venire incontro a quei nuclei familiari che hanno seri problemi a sostenere le spese di fitto per i propri alloggi, o che addirittura una casa non la hanno affatto.
Per questo vogliamo aprire un confronto con gli altri partiti della coalizione partendo dalle seguenti proposte: – azzeramento dell’Ici per i proprietari che fittano immobili a canone concordato;
– Innalzamento dell’aliquota dell’ICI sulle seconde case e sulle case vuote per istituire un fondo comunale per aiutare i cittadini colpiti da sfratto per morosità;
– controlli incrociati per stabilire quali case che risultano sfitte lo sono realmente e quali sono in realtà affittate in nero;
– acquisizione, da parte del Comune, di case non utilizzate attraverso forme di finanziamento pubblico.