PARIGI. Non esiste alcun danno imminente che bisognerebbe prevenire o un comportamento evidentemente illecito a cui porre fine.
Con questa motivazione il giudice Gondrand de Robert del tribunaledelle Grandiistanze di Parigi ha respinto il ricorso presentato dalla Ferrari contro il regolamento per il Gran Premio di Formula 1 2010 imposto dal presidente della Fia Max Mosley. La decisione definitiva, però, è nelle mani del tribunale civile poiché perchéè statariconosciutala validità del diritto di veto e del Patto della Concordia. La scuderia Ferrari non accetta la decisone di voler introdurre, per il prossimo anno, un tetto di investimento di 40 milioni di sterline che porterebbe, secondo il Cavallino, ad un mondiale diviso in due categorie.Le iscrizioni possono essere presentate dal 22 al 29 maggio, ma la Ferrari rimane ferma sulla decisione di non voler partecipare che vede daccordo anche Renault, Bmw e Red Bull.
Il presidente Mosley non ha nascosto la soddisfazione per la decisone del tribunale francese: Nessun concorrente dovrebbe porre il proprio interesse al di sopra di quelli dello sport in cui compete. La Fia, i team e i nostri partner commerciali continueranno a lavorare per garantire il benessere della Formula 1 nel 2010 e oltre.