ROMA. Nessuna mozione di sfiducia contro Berlusconi. LItalia dei Valori di Antonio Di Pietro ha dovuto fare i contri con la mancanza delle 63 firme di deputati necessarie alla presentazione.
Solo per motivi tecnici verrà stoppata questa iniziativa. ha spiegato il deputato dipietrista Francesco Barbato a Radio Radicale – mentre non si fermerà neanche per un minuto il nostro impegno a fianco dei cittadini per difendere i diritti dei cittadini e per contrastare le prevaricazioni, le prepotenze e larroganza di questo capo del governo e di questo suo schieramento. Noi stiamo facendo la vera opposizione in Parlamento, e fa bene Di Pietro ad alzare la voce e a dire che un premier non può permettersi di minacciare la libera informazione, al di là delle sue attività private di cui comunque un capo di governo deve dare sempre conto.
Liniziativa dellIdv, annunciata dopo la sentenza di condanna per lavvocato Mills, aveva trovato nei giorni scorsi il dissenso anche del resto dellopposizione, ossia Udc e Pd. Una baggianata, il giudizio di Pier Ferdinando Casini; Uniniziativa senza senso per Massimo DAlema.
Il Pd, invece, punta ad una propria mozione per avanzare la richiesta politica al presidente del Consiglio affinché dimostri che il lodo Alfano non era finalizzato ai suoi processi ma aveva un carattere generale. Quindi, Berlusconi rinunci al lodo e accetti di affrontare la giustizia come tutti gli altri cittadini italiani. Ma Di Pietro replica: LItalia dei Valori non ha remore a firmare la mozione del Pd sul lodo Alfano ma è acqua fresca riportare in parlamento solo il lodo Alfano alla luce della sentenza Mills. Il problema è politico e va affrontato con una mozione di sfiducia perché solo così si può informare il paese dellattentato alla democrazia e alleconomia che sta portando avanti questo novello Nerone nostrano.