Acquisizione Opel, Magna favorita sulla Fiat

di Angela Oliva

 TORINO. Al Lingotto si attende con ansia la decisione della General Motors Europe in merito al possibile connubio tra la Fiat e la Opel.

Dopo le notizie confortanti che parlavano di un accordo ormai siglato, oggi il quotidiano tedesco ‘Der Spigel’ on line, citando un documento riservato del gruppo automobilistico americano, scrive che arrivano dagli Stati Uniti delle indiscrezioni: “General Motors è scettica per ora sull’offerta di Fiat per Opel e preferirebbe quella di Magna. Gm preferirebbe, in questa fase, un accordo con la società canadese piuttosto che con Fiat. E questo per diverse ragioni. Magna è popolare tra i dipendenti Opel, che ritengono che il gruppo canadese è meno orientato di Fiat a chiudere impianti della casa tedesca. Inoltre Magna intende aumentare le sue capacità produttive nell’auto e potrebbe utilizzare a questo scopo le linee di produzione non utilizzate degli impianti Opel e, infine, ha proposto di Gm di mantenere una quota dal 35 al 40% nella casa di Ruesselsheim”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il quotidiano americano ‘Detroit News’, che scrive: “I manager di Gm sono scettici sul progetto dell’a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, di creare un colosso del settore mettendo assieme le attività dell’auto di Fiat, Chrysler, e quelle europee e sudamericane di Gm. Resta poi ancora vivo il ricordo degli 1,5 miliardi di dollari versati da Gm al Lingotto nel 2005 per potersene separare. Fiat non attribuisce un valore adeguato alle attività di Gm. Marchionne ha inizialmente proposto a Gm il 10% del nuovo gruppo allargato contro il 10% chiesto dalla casa americana”.

Ma il Der Spiegel ha stilato una vera e propria classifica dei tre pretendenti alla mano di Opel: al primo posto ci sarebbe il produttore di componenti d’auto austro-canadese Magna, al secondo posto c’è il fondo di private equity americano Ripplewood e, infine, medaglia di bronzo alla Fiat.

L’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, informato di tali novità, ha affermato: Alla fine la nostra è l’unica offerta con contenuti e valori industriali. Le altre o non hanno consistenza produttiva o sono sostanzialmente finanziarie”. D’accordo anche il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola che ha affermato: “Per l’offerta presentata da Fiat per l’acquisizione di Opel non ci può essere altro che una buona accoglienza perché il piano Fiat sembra il piano più serio”.

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